Convegno "Le Imprese Agricole: Fragilità, Resilienza, Successo", Confagricoltura: "Iniziative per stimolare innovazione e competitività"

- di: Barbara Bizzarri
 

Si è tenuto a Verona, presso la sede di Banca Passadore, l’incontro dal titolo Le Imprese Agricole: Fragilità, Resilienza, Successo”, promosso da Banca Passadore, dallo Studio Legale Lambertini & Associati e Masi Agricola, cui è intervenuto, in modo mirato, anche Massimiliano Giansanti, Presidente Nazionale di Confagricoltura: “Negli ultimi venti anni, il numero complessivo delle aziende agricole si è ridotto notevolmente, a fronte di un lieve calo della superficie agricola utilizzata nello stesso arco temporale. Contestualmente, sono diminuite le imprese individuali. Le aziende del settore primario, dunque, si stanno aggregando e strutturando maggiormente. Parallelamente, è aumentato in modo significativo l’utilizzo di tecniche di agricoltura 4.0 senza particolari inflessioni della manodopera. In questo quadro, è essenziale che vengano adottate iniziative finanziarie capaci di stimolare l’innovazione per agevolare la competitività”.

Convegno "Le Imprese Agricole: Fragilità, Resilienza, Successo"

Il Convegno è stato aperto da PierGiovanni Ferrarese, Presidente Giovani Confagricoltura Verona e da Alberto De Togni, Presidente Confagricoltura Verona, mentre l’avvocato Lamberto Lambertini ha svolto il suo intervento sugli aspetti legali: “La struttura societaria dell’impresa agricola è dominata dalle società semplici o da società di persone, pertanto particolarmente fragile nel caso di conflitti tra soci: l’Amministratore socio può essere troppo facilmente revocato e non ha una vera possibilità di difesa, il tutto aggravato dai rischi di una rendicontazione annuale senza rigidi schemi, e pertanto spesso imprecisa e fantasiosa. L’auspicio è che la struttura societaria di queste imprese possa essere più resiliente e attrezzata”.

Nicola Caputo, il Direttore Area Fiscale Confagricoltura, si è soffermato sul perimetro delle attività agricole oggettivamente ampliato e la carenza di normative precise, affrontando anche il tema della figura dell’imprenditore agricolo professionale (IAP) nelle società agricole, concludendo che gli adempimenti contabili e la fiscalità necessitano anch’essi di revisioni normative. Cristiano Casalini, notaio, ha poi incentrato il suo intervento sul passaggio generazionale e sul deleterio rischio di frazionamento delle dimensioni agrarie in fase successoria.

Il dibattito è stato coordinato dal Cavalier del Lavoro Sandro Boscaini, Presidente di Masi Agricola, che ha così sintetizzato: “L’impresa agricola è ancestrale, assolvendo alla necessità primaria del nutrimento rappresenta una delle cellule fondamentali della società. Da essa si sviluppa poi il senso stesso della convivenza e dello Stato. Da questo iniziale aiuto dell’uomo alla terra madre, per farla produrre di più e meglio, nasce naturalmente lo scambio dei beni e si arriva gradualmente alla più attuale industrializzazione della produzione, dei processi di trasformazione, conservazione e commercializzazione. Tutto questo spiega come l’impresa agricola sia attualmente molto complessa in quanto in essa convergono le funzioni del primario con quelle industriali e dei servizi, non sempre ben regolamentate. Si auspica l’aggiornamento delle normative”.

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