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Congiuntura Confcommercio di maggio: "Pil mensile in calo dello 0,4%"

- di: Daniele Minuti
 
Congiuntura Confcommercio di maggio: 'Pil mensile in calo dello 0,4%'
Mariano Bella, direttore dell'Ufficio Studi Confcommercio, ha presentato di dati della Congiuntura di maggio, che mostrano segnali di risveglio nel comparto dei servizi (specie il turismo) depotenziati dall'alto livello dell'inflazione e dall'incertezza che permane nello scenario economico. Le famiglie italiane quindi confermano il recupero di consumi e stili di vita pre-pandemia, spendendo i risparmi accumulati negli ultimi 2 anni.

Pubblicata la Congiuntura Confcommercio di maggio 2022

Nello studio viene evidenziata una crescita del 13,1% dell'ICC su base annuale (+68,3% per i servizi e +0,7% per i beni) mentre rispetto al 2019 c'è il ribasso del 10,4%.

Bella ha dichiarato: "Se le stime preliminari indicano un calo del PIL nel primo trimestre (-0,2% mensile) più contenuto rispetto alle attese, la stasi registrata dalla produzione industriale a marzo, dopo il rimbalzo di febbraio, e le prime indicazioni di un calo ad aprile, portano a guardare con una certa prudenza all’evoluzione nei mesi primaverili, nonostante i progressi registrati nel primo trimestre sul versante dell’occupazione. In base alle nostre stime, infatti anche a maggio il PIL è in contenuto ridimensionamento (-0,4% su aprile), valore che comporterebbe una variazione su base annua del 3,7%". Per quel che riguarda l'inflazione, dopo il rallentamento registrato ad aprile, determinato in larga parte dall’adozione di misure fiscali di contenimento dei prezzi al consumo dei beni energetici, è attesa mostrare nel mese di maggio una nuova accelerazione. Rispetto ad aprile si stima un incremento dello 0,4%, con una variazione del 6,6% su base annua".

A marzo la produzione industriale è risultata stazionaria, con un è2,9% su base annuale, mentre l'occupazione cresce dello 0,4% su febbraio e del 3,6% su base annua. Cresce il sentiment degli imprenditori del commercio al dettaglio, del 3,3% su base mensile.

Capitolo prezzi al consumo: l'Ufficio Studi prevede una variazione dello 0,4% su base mensile e del 6,6% su base annuale per maggio date dinamiche ancora espansive per i prezzi energetici non regolamentati e le tensioni del settore alimentare e di quello dei servizi.
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