Confcommercio: "L'economia continua a rallentare, serve un'operazione fiducia"

 
L'ultimo numero di Congiuntura Confcommercio conferma una diminuzione dello 0,1% in termini congiunturali fra agosto e settembre, a dimostrazione del rallentamento dell'economia italiana dopo un secondo trimestre dell'anno negativo. La crescita del Prodotto Interno Lordo del terzo trimestre arriverebbe quindi allo 0,1% su base trimestrale e dello 0,2% su base annua, numeri ben lontani da quelli stimati in precedenza.

Confcommercio: "L'economia continua a rallentare, serve un'operazione fiducia"

Mariano Belladirettore dell'Ufficio Studi, ha dichiarato: "Il 2023 caratterizzato da fibrillazioni ereditate dalla fine del 2022. Nel 2024 si proseguirebbe con variazioni congiunturali trimestrali attorno a 0,3-0,4, il profilo attuale è ai limiti della recessione tecnica, ma niente di drammatico sotto il profilo sostanziale. Le incertezze e le difficoltà del quadro economico si leggono anche nella debolezza dei consumi. Non a caso ad agosto l’Indicatore Consumi Confcommercio è sceso dello 0,2% su base annua, per effetto della flessione della domanda di beni (-1,1%), non compensata completamente dalla crescita sul versante dei servizi (+1,3%). Su base mensile, si confermano in recupero l’automotive (+16,3%), i servizi ricreativi (+12,7%) e i trasporti aerei (+11,7%), mentre poco dinamici appare la domanda sul fronte di alberghi e pasti e consumazioni fuori casa (+0,3%). In negativo, di nuovo, si abbigliamento e calzature (-0,6%) e consumi di beni alimentari (-3%). L'Ufficio Studi Confcommercio stima che in due anni le famiglie italiane hanno cercato di sostenere i consumi intaccando la ricchezza finanziaria, con una perdita reale di 17.600 euro di potere d'acquistoNel 2022 una parte del decumulo è andata a sostenere i consumi (il resto è dovuto all'andamento negativo dei mercati); quest'anno c'è il problema di ripristinare il livello di ricchezza finanziaria; questo fenomeno toglierebbe mezzo punto alla variazione percentuale dei consumi nell'anno in corso".

Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, ha commentato: "L’economia italiana quest’anno è cresciuta più di altri Paesi europei, ma oggi preoccupa il suo rallentamento. Occupazione e produzione mostrano, infatti, segni di fragilità. Serve un’operazione fiducia attraverso la detassazione degli aumenti contrattuali e delle tredicesime confermando, anche per il 2024, la riduzione del cuneo fiscale. Sarebbe una boccata di ossigeno in grado di rimettere in moto i consumi e la nostra economia".
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