Confcommercio: "Ad agosto cresce il disagio sociale, spinto dal caro benzina"

- di: Redazione
 

Sale di sei decimi di punto su base mensile (fino a 15,2) l'indice del disagio sociale misurato da Confcommerco ad agosto. Una crescita spinta da diversi fattori, compreso il caro benzina.

Confcommercio: "Ad agosto cresce il disagio sociale, spinto dal caro benzina"

Il direttore dell'Ufficio Studi, Mariano Bella, ha commentato: "Il peggioramento registrato ad agosto riflette il riacutizzarsi di tensioni nei prezzi di alcuni beni (carburanti) ad alta frequenza d’acquisto. Per contro il mercato del lavoro, dopo lo stop registrato nel mese di luglio ha mostrato una tendenza al miglioramento. Il dato va letto con cautela in considerazione del rallentamento in atto e dello sfasamento temporale che solitamente si registra tra dinamiche produttive ed occupazione. Elemento che ci porta a guardare con estrema prudenza alle dinamiche future dell’occupazione. Analizzando le evidenze che emergono dalla rilevazione continua sulle forze di lavoro si evidenzia come ad agosto il numero di occupati sia aumentato di 59mila unità sul mese precedente e le persone in cerca di lavoro siano diminuite di 62mila unità; nello stesso periodo il numero di persone inattive è cresciuto di 5mila unità. Queste dinamiche hanno portato il tasso di disoccupazione ufficiale al 7,3% (7,5% a luglio)".

Nello stesso mese le ore autorizzate di CIG sono state di poco superiori a 22,5 milioni, a cui si sommano quasi 660mila ore per assegni erogati dai fondi di solidarietà. In termini di ore di CIG e FIS effettivamente utilizzate, destagionalizzate e ricondotte a Ula si stima che questo corrisponda a poco meno di 49mila unità lavorative standard. Il combinarsi di queste dinamiche ha comportato una riduzione del tasso di disoccupazione esteso sceso all’8%. Ad agosto 2023 i prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto hanno mostrato una variazione su base annua del 6,9%, invertendo bruscamente la tendenza al rientro.

"Il dato - ha osservato Bella - riflette in larga parte gli aumenti registrati per i carburanti (+5,2% congiunturale). Le prime stime di settembre, pur segnalando un lieve rallentamento dell’inflazione dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto (+6,7% su base annua), consolidano i timori, unitamente alle incertezze sulla futura evoluzione dell’occupazione, sulle difficoltà di riportare l’area del disagio sociale entro valori più contenuti tali da favorire quel miglioramento della domanda delle famiglie necessario ad agevolare l’uscita da questa fase di forte rallentamento".

Notizie dello stesso argomento
Trovati 86 record
Pagina
3
15/01/2025
Le borse asiatiche hanno mostrato andamenti contrastanti nella seduta odierna, mentre gli ...
15/01/2025
La Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha avviato un’azione legale ...
15/01/2025
Il governo italiano ha presentato un disegno di legge volto a contrastare le recensioni fa...
15/01/2025
L’industria italiana continua a soffrire con un calo dell'1,5% nella produzione industrial...
15/01/2025
La Commissione Europea ha espresso preoccupazione per i ritardi nell’implementazione del P...
14/01/2025
I mercati finanziari europei hanno registrato una giornata positiva, con il FTSE MIB di Mi...
Trovati 86 record
Pagina
3