Cina: delusione tra gli investitori, le misure annunciate dal governo appaiono non sufficienti
- di: Redazione
I mercati cinesi hanno accolto con scetticismo le ''precisazioni'' venute da Pechino in ordine alle misure che il governo centrale e quelli territoriali hanno deciso di assumere per rilanciare un'economia che stenta a riprendere i ritmi che, nel recente passato, macinavano performance quotidianamente.
Le contrattazioni, alla ripresa dopo la settimana di festività in cui le operazioni nelle borse sono state sospese, erano cominciate all'insegna dell'entusiasmo, con risultati sorprendentemente positivi. E' poi bastato sentire quel che ha detto il presidente della Commissione nazionale per lo sviluppo e le riforme della Cina, che ha deluso chi si attendeva un piano dettagliato, per fare sì che i titoli perdessero tutto i guadagno, con la prospettiva che questo trend possa proseguire anche nelle prossime sedute, se non arriveranno da Pechino segnali rassicuranti.
Cina: delusione tra gli investitori, le misure annunciate dal governo appaiono non sufficienti
Zheng Shanjie, presidente della Commissione nazionale per lo sviluppo e le riforme della Cina, durante una conferenza stampa che gli investitori attendevano con enormi aspettative, ha effettivamente spiegato come la Cina intende muoversi, ma gli analisti ritengono che le misure non siano effettivamente capaci di fare ripartire la macchina produttiva del Paese. Una delle misure annunciata da Zheng prevede una accelerazione nell’emissione di obbligazioni speciali destinate ai governi locali per sostenere la crescita economica regionale. Nel corso del briefing è stata anche anticipata la presentazione, da parte del governo centrale, di un piano di investimenti da 100 miliardi di yuan per il prossimo anno entro la fine di questo mese, in anticipo rispetto al previsto.
Ma queste misure, nonostante l'ampiezza, non sono ritenute dagli investitori capaci di imprimere all'economia cinese quel cambio di marcia per invertire l'attuale trend, con ritmi di crescita che non riusciranno a raggiungere gli obiettivi del governo.
Zheng, nel corso della sua conferenza stampa, ha riferito che i titoli di Stato speciali a lunghissima scadenza, per un totale di un trilione di yuan, sono stati interamente utilizzati per finanziare progetti locali e ha promesso che la Cina continuerà a emettere titoli del Tesoro speciali a lunghissima scadenza anche l’anno prossimo.
Secondo l'economista, la Cina è ''pienamente fiduciosa'' di raggiungere quest'anno l'obiettiva di crescita economica per l'intero anno (4,7% per il 2024; 4,8% per il 2025) , promettendo alcune misure per sostenere il mercato immobiliare (in grave crisi di liquidità da tempo) e incrementare la spera interna, che langue.
Il fatto che le autorità non abbiano fornito chiarimenti sulle ulteriori misure di stimolo ha fermato i guadagni del mercato cinese. Come accaduto per l'indice blue chip CSI 300 che, dopo avere aperto con un guadagno del 10%, ha perso lo slancio, limando ad un aumento del 5%.
Prima delle festività, le autorità cinesi avevano chiesto un rafforzamento del sostegno alla politica fiscale e monetaria in occasione di un incontro mensile dei massimi funzionari del Partito Comunista e avevano annunciato una serie di misure di stimolo volte a porre fine al calo dei prezzi immobiliari.
L’ultimo indice dei prezzi al consumo cinese è aumentato dello 0,6% su base annua ad agosto, deludendo le aspettative dello 0,7%, mentre l’indice dei prezzi al consumo di base, che esclude i prezzi di prodotti alimentari ed energia, è salito dello 0,3%, un aumento più lento per il secondo mese consecutivo.
L'attività manifatturiera cinese si è anche contratta per il quinto mese consecutivo a settembre, con il PMI ufficiale che si è attestato a 49,8 a settembre. Una lettura PMI superiore a 50 indica un’espansione dell’attività, mentre una lettura inferiore a quel livello indica una contrazione.