Cina: il governo corre in aiuto del settore immobiliare, facilitando l'accesso ai prestiti

- di: Redazione
 
Il governo cinese, davanti ad una crisi del settore che va avanti ormai da moltissimi mesi, ha deciso di tendere una mano agli sviluppatori immobiliari, varando un pacchetto di nuove misure per facilitare l'accesso ai prestiti delle banche commerciali, ma ponendo dei paletti per il loro utilizzo.

Cina: il governo corre in aiuto del settore immobiliare, facilitando l'accesso ai prestiti

Le nuove misure - annunciate dalla Banca popolare cinese, dall'Amministrazione nazionale di regolamentazione finanziaria e dal Ministero delle Finanze - consentiranno alle società immobiliari di utilizzare i prestiti bancari impegnati contro proprietà commerciali (come uffici e centri commerciali) per fare fronte ad altri prestiti e obbligazioni e per coprire le spese operative.
La mossa delle autorità di Pechino giunge nella stessa settimana in cui il governo ha inteso stabilizzare i mercati finanziari in difficoltà e rilanciare l’economia liberando più denaro da concedere in vari modi. Ciò include il taglio delle riserve bancarie richieste.

Decine di sviluppatori immobiliari sono andati in default sui loro debiti dopo che, alcuni anni fa, il governo ha represso l’eccessivo indebitamento nel settore. Il più grande degli sviluppatori, China Evergrande, sta ancora cercando di saldare più di 300 miliardi di dollari di debiti e la prossima settimana, in un tribunale di Hong Kong, si terrà un’udienza sui suoi piani di ristrutturazione. la prossima settimana.

Le nuove regole dovrebbero contribuire a mettere ordine nel settore, mettendo dei paletti di tipo normativo e cercando, quindi, di evitare gli eccessi del passato. Quindi i prestiti bancari non potranno essere utilizzati per acquistare alloggi commerciali o in affitto o per avviare nuove costruzioni o acquistare terreni. I prestiti non possono superare il 70% del valore stimato della proprietà utilizzata come garanzia e generalmente dovrebbero durare un massimo di 10 anni, con un limite assoluto di 15 anni.
Ordinano inoltre alle banche di condurre una due diligence prima e dopo l’emissione dei prestiti per mitigare e minimizzare i rischi.
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