La Cina cambia marcia: neutralità dal carbonio entro il 2060

 
I piani di sostenibilità del Governo cinese sono stati radicalmente cambiati dalla pandemia da Coronavirus che ha sconvolto il paese in questo 2020 e a confermarlo è la decisa accelerata da parte di Pechino per quanto riguarda il tema delle emissioni.

Il presidente Xi Jinping ha rilasciato un messaggio in occasione del 75esimo anniversario della nascita dell'Onu rivelando che il processo con cui il suo paese punterà al traguardo della neutralità dal carbonio sarà velocizzato.

Nei piani la Cina dovrà raggiungere il picco delle emissioni prima dell'iniziale termine temporale fissato al 2030 per poi riuscire ad arrivare a zero entro l'inizio del 2060, un risultato che avrebbe dell'incredibile se si considera che attualmente è il principale paese per quanto riguarda l'anidride carbonica rilasciata (per una quota di circa il 28% del totale in tutto il mondo).

Questa decisione rientra nei piani che Xi Jinping ha messo in piedi per far ripartire l'economia a seguito dello shock causato dall'emergenza sanitaria: la ripresa per il 2021 è stimata attorno all'8% ma Pechino punta ad aumentare l'indipendenza dalle altre grandi potenze mondiali e rilanciare un discorso sull'ambiente potrebbe essere un passo importante.

Con l'Europa è condiviso l'obiettivo di puntare su una "ripresa verde" per superare la crisi da pandemia con grande attenzione alla sostenibilità e al problema del cambiamento climatico. Ci sarà bisogno di trasformare fortemente l'economia interna cinese puntando con forza su taglio delle emissioni e dell'inquinamento.

L'abbandono dei combustibili fossili non è bastato visto che le emissioni dalla Cina sono aumentate nell'ultimo bienni quindi la svolta è più che necessaria, in particolare dopo aver visto l'impatto che le misure per contrastare i contagi da Coronavirus (lockdown e chiusura delle industrie, centrali a carbone e aziende) ha avuto sulle emissioni crollate del 25%.
L'eventuale neutralità dal carbonio andrà comunque regolamentata e per ora non è chiaro quanto questo traguardo si avvicinerà seriamente al concetto di "Emissioni zero" ma Xi Jinping sembra deciso a spingere in questo campo, visto che il livello dell'anidride carbonica è subito schizzato verso l'alto dopo la ripartenza dell'economia.

Considerando che il paese è il più grande utilizzatore di energia al mondo, questa transizione avrà forti ripercussioni in tutto il mondo ma segna anche un messaggio di allontanamento dalla politica di nazioni come Stati Uniti e Brasile che hanno abbandonato gli accordi di Parigi su decisione dei rispettivi leader politici, Trump e Bolsonaro.
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