I cambiamenti climatici rilanciano il nucleare ''tascabile''

- di: Jean Aroche
 
I cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti ed è ormai evidente che occorre una rivoluzione, nel pensiero oltre che nelle abitudini, per fermare il riscaldamento globale che sta già causando devastazioni in molte aree del pianeta. Lo soluzioni allo studio sono molte e tra esse c'è chi anche quella di pensa a tornare all'energia nucleare, per il fatto che emette pochi gas serra, causa principale dei mutamenti climatici.

Ma non tutta l'energia nucleare, non le grandi centrali - di cui la memoria collettiva ricorda il peggio -, quanto piccole unità e potenti reattori da 1000 a 1700 megawatt .
Una follia? Una semplice ipotesi? Qualcosa comunque da avversare?
Cerchiamo di avere qualche elemento in più per formare un giudizio.
Poche ore dopo che il rapporto del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici ha lanciato l'ennesimo allarme, la società russa Rosatom ha annunciato che il Servizio federale russo per il monitoraggio ambientale e nucleare ha autorizzato la costruzione di un reattore da 50 MW, confermando la sua leadership nel " piccoli reattori modulari" (i cosiddetti Smr) , impianti "prefabbricati" che possono essere montati in zone prive di rete elettrica.

Rosatom prevede di avviare la sua prima costruzione nel 2024 nella Siberia nord-orientale e di metterla in servizio nel 2028. In particolare, l'impianto consentirà lo sfruttamento di un giacimento d'oro. Questo reattore ad acqua pressurizzata è già utilizzato per azionare i tre rompighiaccio russi di ultima generazione. La costruzione sarà la prima su terraferma, dopo la messa in servizio di un Smr installato su una chiatta nell'Estremo Oriente russo nel 2020.
Se la Russia lavora da tempo in questo settore, la Cina ha recuperato il ritardo: a metà luglio la China National Nuclear Corporation ha annunciato l'inizio della costruzione nell'isola di Hainan, nel sud del Paese, di un impianto di piccole dimensioni che fornirà energia elettrica ad oltre mezzo milione di unità abitative. Di fatto, si tratterà del primo Smr ad uso commerciale.

Da una decina d'anni anche gli Stati Uniti sono impegnati in questo tipo di sperimentazione. La NuScale Power prevede di mettere in servizio un prototipo nel 2029. Dal 2008, TerraPower, un'azienda creata dal fondatore di Microsoft, Bill Gates, finanzia due settori Smr. Nei prossimi anni, un Smr potrebbe essere installato nel sito che, in Wyoming, oggi ospita una centrale elettrica a carbone. In Europa solo la Francia sembra muoversi in questo campo, dopo essersi interessata solo ai grandi reattori (come l'Epr, il più potenbte al mondo). Nel 2019 - ad opera EDF (colosso energetico francese), insieme alla Commissione francese per l'energia atomica, a Naval Group e a TechnicAtome (specialista in caldaie sottomarine nucleari) - hanno presentato il progetto di un reattore da 300 a 400 MW, chiamato Nuward, che potrebbe essere commercializzarlo all'inizio del prossimo decennio anche al di fuori del Paese.
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