Il Consiglio Generale di Confcommercio incontra il mondo politico in vista delle elezioni europee dei prossimi 8-9 giugno: fra oggi e domani saranno infatti ospitati i leader dei principali partiti, con l'obiettivo di rafforzare il dialogo e ascoltare programmi e proposte a meno di un mese dal voto.
Il primo a partecipare è stato il segretario di Azione, Carlo Calenda.
Confcommercio Incontra, Calenda: "Abbiamo un programma chiaro in vista delle Europee"
L'apertura dell'evento è stata affidata a un intervento del presidente di Confcommercio Carlo Sangalli: "In questa tornata elettorale c'è in gioco quell'Unione europea che deve costituire, sempre di più, un fattore essenziale per la stabilità politico-economica, per la qualità della vita dei cittadini e per lo sviluppo sostenibile. Con il documento "Per un'Europa competitiva e sostenibile" vogliamo presentare le nostre analisi e le nostre proposte sui temi che riteniamo strategici per le nostre imprese, quelle del commercio, dei servizi, del turismo e della cultura, dei trasporti e della logistica, delle professioni, anche tra le priorità del vostro programma mi sembra non manchino proposte che vanno in questa direzione. Mi riferisco, in particolare, all’armonizzazione fiscale per evitare la nascita di paradisi fiscali all’interno dell’Unione, all’impegno nella revisione delle norme sulle case green e nella riforma del mercato elettrico con un maggior sostegno alle tecnologie a bassa emissione, incluso il nucleare pulito. Infine, nella vostra agenda europea c’è anche la necessità del rilancio del pilastro sociale, con politiche e investimenti per la formazione e per l’accesso delle donne al mercato del lavoro, così come la necessità di destinare maggiori risorse all’istruzione e alla cultura".
Calenda ha poi preso la parola: "Noi non facciamo la campagna elettorale in luoghi chiusi ma nelle piazze e rispondiamo alle domande della gente. In Ue l'Italia manda politici a fine carriera, ma l'Europa non funziona così, è molto tecnica, noi abbiamo deciso di fare una cosa normale: un programma in dieci punti e candidati competenti e che sono in grado di portare avanti i dossier. Quello che manca in Ue, manca spesso per colpa nostra ma non è sempre dell'Italia la colpa anche se noi in Europa prendiamo i dossier quando arrivano alla fine, invece di governarli dall'inizio e questo perchè il governo si esprime sulle questioni solo quando diventano cronaca. Per raggiungere i target ambientali al 2030, non diciamo quelli al 2050, dovremmo vendere in Italia un milione di auto elettriche e questo produce normative di incentivazione sbagliate. Noi oggi abbiamo il parco circolante più vecchio d’Europa, ma c’è una soglia di ingresso nell’elettrico che impedisce a chi ha una auto vecchia di spendere 30mila euro per prenderne una elettrica”.
"Abbiamo parlato di economia circolare allo sfinimento e abbiamo fatto tanto su questo" - ha concluso Calenda - "Ma in concreto con le nuove norme sul packaging noi domani dovremmo impacchettare l’insalata nei supermercati un chilo e mezzo alla volta. Ce lo vedete un supermercato? Siamo tutti salutisti, ma non credo a questo livello. C'è inoltre investire anche sul nucleare, non di prossima generazione, ma anche di questa generazione. Dobbiamo riaprire il Mes sanitario che vale 36-38 miliardi e per questo noi abbiamo candidato Alessio D’Amato".