Borse: giù i mercati asiatici, tra l'arretramento di Wall Street e la crisi di Credit Suisse

- di: Redazione
 
Nel mezzo delle turbolenze a Wall Street e della crisi di Credit Suisse, le borse asiatiche (e quella australiana) hanno chiuso oggi le contrattazioni segnando delle perdite. Shanghai, Tokyo, Hong Kong e Sydney hanno chiuso in territorio negativo, mentre il sistema bancario della regione ha registrato consistenti arretramenti. Il benchmark di Wall Street S &P 500 ha perso ieri lo 0,7%, dopo che, dopo il crollo del 30 per cento delle azioni di Credi Suisse, era arrivato a perdere il 2,1%.

Borse: giù i mercati asiatici, tra l'arretramento di Wall Street e la crisi di Credit Suisse

Il Nikkei 225 di Tokyo è sceso dello 0,9% a 26.998,07, con i titoli bancari a risentire pesantemente del clima: Mizuho Bank ha perso il 3,9%, mentre il quinto istituto giapponese, Resona Holdings, ha perso il 4,8%.
L'Hang Seng di Hong Kong ha perso l'1,4% a 19.271,65 (tra le banche Standard Chartered Plc ha perso il 2,5% e HSBC il 2,5%). Lo Shanghai Composite Index ha perso lo 0,5% a 3.245,65 (qui hanno inciso i dati, resi noti dal governo, che hanno mostrato che l'economia cinese si sta riprendendo più lentamente del previsto a seguito della revoca dei controlli antivirus).

Anche se le banche cinesi non sembrano risentire della ''tempesta'' perché Pechino ha mantenuto costante il suo tasso di prestito di riferimento dalla metà del 2022, proseguendo a tenere il Paese lontano dai flussi di capitali globali). Come provano i guadagni (dello 0,1%) della Industrial & Commercial Bank of China e della Bank of China,di proprietà statale.
Il Kospi di Seul è sceso dello 0,2% a 2.375,69 e l'S &P-ASX 200 di Sydney è sceso dell'1,4% a 6.969,30.
A Wall Street, l'S &P 500 è sceso a 3.891,93. Il Dow Jones Industrial Average ha perso lo 0,9% a 31.874,57 dopo essere sceso di oltre il 2% a un certo punto. Il composito Nasdaq ha recuperato da un forte calo per chiudere in rialzo dello 0,1% a 11.434,05.

I mercati hanno recuperato parte delle loro perdite mercoledì dopo che la banca centrale svizzera ha affermato che potrebbe fornire assistenza al Credit Suisse, che ha reso noto che prenderà in prestito fino a 54 miliardi di dollari dalla banca centrale. A Wall Street, le azioni bancarie sono crollate lunedì, si sono riprese martedì e sono crollate di nuovo mercoledì.

La First Republic Bank è scesa del 21,4%, un giorno dopo essere salita del 27%. JPMorgan Chase ha perso il 4,7%. Lo stress nel sistema finanziario potrebbe spingere la Fed a sospendere l'aumento dei tassi nella riunione della prossima settimana o almeno ad astenersi dal più ampio aumento dei tassi che stava potenzialmente segnalando. Ma l'inflazione al 6% di febbraio è ancora ben al di sopra dell'obiettivo del 2% della Fed.
Nei mercati dell'energia, il greggio USA di riferimento ha guadagnato 84 centesimi a 68,45 dollari al barile nel trading elettronico sul New York Mercantile Exchange. Il Brent, la base del prezzo per il commercio internazionale di petrolio, è avanzato di 96 centesimi a 74,65 dollari al barile a Londra.
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