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Asia in rialzo: borse, valute e materie prime sotto i riflettori

- di: Matteo Borrelli
 
Asia in rialzo: borse, valute e materie prime sotto i riflettori

Le principali borse asiatiche hanno registrato performance positive nella sessione odierna, con variazioni significative in diversi settori.

Andamento delle borse asiatiche
Tokyo (Nikkei 225): L’indice ha chiuso in rialzo dello 0,32%, attestandosi a 37.451,72 punti. Questo incremento è stato trainato principalmente dai titoli del settore automobilistico, favoriti dalla recente svalutazione dello yen. 
Shanghai (SSE Composite Index): L’indice ha guadagnato lo 0,40%, chiudendo a 3.337,52 punti. La performance positiva è attribuibile alle aspettative di politiche economiche favorevoli da parte del governo cinese. 
Hong Kong (Hang Seng): L’indice ha registrato un aumento del 2,25%, chiudendo a 23.458,00 punti, sostenuto da acquisti significativi nei settori tecnologico e finanziario. 
Mumbai (BSE Sensex): L’indice ha segnato un incremento dell’1,09%, chiudendo a 73.787,72 punti, grazie alla robusta performance delle società nel settore delle tecnologie dell’informazione.  
Seoul (KOSPI): L’indice ha subito una leggera flessione dello 0,15%, chiudendo a 2.528,92 punti, influenzato dalle preoccupazioni riguardo alle tensioni commerciali globali. 
Sydney (S&P/ASX 200): L’indice australiano ha chiuso in calo dello 0,70%, attestandosi a 8.141,10 punti, a causa delle pressioni sul settore minerario.

Mercato valutario
Yen giapponese: La valuta nipponica si è deprezzata, con un cambio di 149,60 yen per dollaro e 159,10 yen per euro. 
Yuan cinese: Lo yuan è rimasto relativamente stabile, scambiando a 6,50 per dollaro, sostenuto da dati economici solidi.
Rupia indiana: La rupia si è leggermente apprezzata, con un tasso di cambio di 74,30 per dollaro, grazie all’afflusso di capitali esteri.

Materie prime
Oro: Il prezzo dell’oro è aumentato dello 0,28%, raggiungendo 2.928,89 dollari l’oncia, sostenuto dalla domanda di beni rifugio in un contesto di incertezze economiche.  
Petrolio: Il prezzo del petrolio WTI è sceso dello 0,23%, attestandosi a 67,54 dollari al barile, a causa delle preoccupazioni legate all’eccesso di offerta sul mercato globale.  

Dichiarazioni rilevanti
Il ministro delle Finanze giapponese, Taro Aso, ha commentato:La recente svalutazione dello yen avvantaggia le nostre esportazioni, ma monitoriamo attentamente le possibili implicazioni sull’inflazione.” 
In Cina, il portavoce del Ministero del Commercio, Gao Feng, ha dichiarato: Continueremo a implementare politiche per sostenere la crescita economica e stabilizzare i mercati finanziari.” 
 


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