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Borse: male i mercati asiatici per i timori sul sistema bancari statunitense

- di: Redazione
 
Borse: male i mercati asiatici per i timori sul sistema bancari statunitense
I mercati borsistici della regione Asia-Pacifico hanno chiuso una giornata caratterizzata dall'incertezza, dopo le notizie poco rassicuranti sul sistema bancario statunitense, che hanno avuto riflessi negativi su Wall Street. A gettare ombre sulla giornata odierna dei mercati asiatici anche la situazione dell'economia cinese, che prosegue nella sua fase prolungata di stagnazione.

Borse: male i mercati asiatici per i timori sul sistema bancari statunitense

Il benchmark giapponese Nikkei 225 ha perso lo 0,5% a 32.232,60 nel trading pomeridiano. Lo S&P/ASX 200 australiano è salito dello 0,3% a 7.329,10. Il Kospi della Corea del Sud ha guadagnato l'1,3% a 2.606,84. L'Hang Seng di Hong Kong è sceso dello 0,3% a 19.134,00, mentre lo Shanghai Composite ha perso lo 0,4% a 3.247,91.

A contribuire al nervosismo sui mercati, come detto, la situazione cinese, con i dati sulle esportazioni che allarmano gli osservatori, trattandosi del più netto in tre anni e riflettendo le sfide economiche globali.
L'S &P 500, a Wall Street, è sceso di 19,06, o dello 0,4%, a 4.499,38. È stata la quinta perdita negli ultimi sei giorni per l'indice dopo essere salito considerevolmente nei primi sette mesi dell'anno.
Negli Stati Uniti, i titoli bancari sono scesi dopo che Moody's ha tagliato il rating del credito a 10 piccole e medie istituti, evidenziando preoccupazioni sulla loro solidità finanziaria, per gli effetti dei tassi di interesse più elevati e la tendenza del lavoro da casa che sta lasciando vuoti gli edifici per uffici.

Per questa settimana è prevista l'attesa ufficializzazione, da parte del governo americano, dei dati sull'inflazione al consumo e all'ingrosso, che potrebbero influenzare ciò che la Federal Reserve farà in seguito con i tassi di interesse.
Nel commercio di energia, il greggio USA di riferimento è sceso di 16 centesimi a 82,76 dollari al barile. Il greggio Brent, lo standard internazionale, è sceso di 14 centesimi a 86,03 dollari al barile.
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