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Borse: buon inizio di settimana per i mercati asiatici

- di: Redazione
 
Borse: buon inizio di settimana per i mercati asiatici
L'inizio di settimana borsistica per i mercati della regione Asia-Pacifico è andato bene, dopo i buoni dati giunti dagli Stati Uniti relativi al mercato del lavoro e alle dinamiche salariali, che sembrano allontanare lo spettro della recessione.
Il benchmark di Tokyo ha guadagnato quasi il 2%. In rialzo anche Shanghai, Hong Kong e Seul.

Borse: buon inizio di settimana per i mercati asiatici

L'indice di riferimento di Wall Street S &P 500, venerdì, è balzato dell'1,5%. I dati del governo, relativi al mese di maggio, hanno mostrato che i datori di lavoro hanno assunto più persone a maggio, ma gli aumenti salariali stanno rallentando. Ciò suggerisce che l'economia è forte, ma la pressione al rialzo sull'inflazione potrebbe indebolirsi, riducendo la necessità per la Federal Reserve di raffreddare l'attività commerciale con ulteriori aumenti dei tassi.
Il Nikkei 225 di Tokyo è avanzato dell'1,9% a 32.124,17 e lo Shanghai Composite Index ha guadagnato meno dello 0,1% a 3.232,80. L'Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato lo 0,7% a 19.078.22, mentre il Kospi di Seul ha chiuso le contrattazioni mettendo a segnoun + 0,6% a 2.616,25. Bene anche Sydney (l'S &P ASX 200 è balzato dell'1,2% a 7.232,10), Singapore e Giakarta hanno guadagnato.

A Wall Street l'S &P 500 è salito a 4.282,37. Il Dow Jones Industrial Average è salito del 2,1% a 33.762,76 e il Nasdaq Composite ha guadagnato l'1,1% a 13.240,77. In rialzo le imprese industriali, i produttori di energia e le banche. Il rapporto mensile sull'occupazione del Dipartimento del lavoro ha mostrato un rallentamento degli aumenti salariali anche se le assunzioni si sono rafforzate. Gli investitori ritengono che aumenti salariali più lenti significheranno una minore pressione al rialzo sull'inflazione.

Anche la disoccupazione è aumentata più del previsto il mese scorso
, salendo al 3,7% dal minimo di cinque decenni. Nei mercati dell'energia, il greggio USA di riferimento è salito di 94 centesimi a 72,68 dollari al barile nel trading elettronico sul New York Mercantile Exchange. Il greggio Brent, la base dei prezzi per il commercio internazionale di petrolio, è avanzato di 85 centesimi a 76,98 dollari al barile a Londra.
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