• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Borse: in Asia mercati in affanno, in apertura di settimana

- di: Redazione
 
Borse: in Asia mercati in affanno, in apertura di settimana
I mercati borsistici asiatici (con l'eccezione di quello di Tokyo, chiuso per una festività) hanno aperto la settimana di contrattazioni mostrando un evidente nervosismo. Il benchmark di Hong Kong, in particolare, ha registrato tensione sui titoli immobiliari, dopo la notizia dell'arretro di alcuni dirigenti dello sviluppatore Evergrande, da mesi in profonda crisi debitoria.
Le azioni quotate a Hong Kong di Evergrande sono aumentate dell'1,6% dopo il crollo di inizio sessione. Country Garden, un altro costruttore che si trova ad affrontare enormi obblighi di debito in un contesto di rallentamento del settore e di un giro di vite sui prestiti eccessivi, ha visto le sue azioni salire dello 0,9%.

Borse: in Asia mercati in affanno, in apertura di settimana

L'indice Hang Seng di Hong Kong è sceso dello 0,9% a 18.019,63 e l'indice Shanghai Composite è sceso meno dello 0,1%, a 3.116,28. A Seul il Kospi è sceso dello 0,9% a 2.578,72. L'indice S & P/ASX 200 australiano perde lo 0,7% a 7.230,10.
L'ultima seduta della scorsa settimana a Wall Street è stata frenata dall'andamento dei titoli tecnologici.

L'indice S & P 500 perde l'1,2% a 4.450,32. Il Dow è sceso dello 0,8% a 34.618,24 e il Nasdaq composite ha ceduto l'1,6%, chiudendo a 13.708,33. I titoli automobilistici statunitensi, sui quali c'erano timori dopo lo sciopero indetto dal maggiore sindacato di settore, che ha bloccato diversi stabilimenti, non hanno particolarmente risentito, ad eccezione di Ford, le cui azioni sono scese dello 0,1%. Invece General Motors è cresciuta dello 0,9%, mentre le azioni di Stellantis hanno guadagnato l'1,9% nelle negoziazioni alla Borsa di Milano.

Ora si aspettano le prossime decisioni della Federal Reserve in materia di tassi di interesse. Molti investitori e analisti ritengono che la Fed li manterrà inalterati per il resto dell'anno, anche se l'istituto ha detto che potrebbe decidere nuovi aumenti se questo fosse necessario per continuare a combattere efficacemente l’inflazione.
Negli altri scambi di lunedì, il petrolio greggio statunitense di riferimento ha guadagnato 52 centesimi a 91,29 dollari al barile nel commercio elettronico sul New York Mercantile Exchange. Venerdì ha aggiunto 61 centesimi a 90,77 dollari al barile.
Il greggio Brent, lo standard di prezzo per il commercio internazionale, è aumentato di 39 centesimi a 94,32 dollari al barile.
Notizie dello stesso argomento
Trovati 113 record
Pagina
3
20/12/2025
Generali, il dopo Natixis e la nuova regia dei soci forti
Generali archivia il progetto con Natixis e ripensa la crescita nell’asset management. Sul...
20/12/2025
Rottamazione quinquies, svolta sul tasso: rate al 3% e 9 anni
Manovra 2026: emendamento sulla rottamazione quinquies abbassa il tasso sulle rate al 3%. ...
20/12/2025
CNA: “Per l’Umbria previsioni economiche 2026 con il segno meno”
CNA Umbria: nel 2026 Pil in lieve crescita ma forti segnali negativi su export, occupazion...
20/12/2025
Manovra 2026, 1,3 miliardi per sbloccare gli investimenti 4.0
Il governo rifinanzia con 1,3 miliardi il credito d’imposta Transizione 4.0 nella Manovra ...
20/12/2025
Bankitalia: Pil in crescita moderata fino al 2028
Bankitalia conferma una crescita lenta dell’economia italiana fino al 2028: consumi in rip...
20/12/2025
Euro digitale, scatta il negoziato: la Bce punta al 2029
Il Consiglio Ue avvia il negoziato sull’euro digitale: uso online e offline, privacy raffo...
Trovati 113 record
Pagina
3
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720