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Borse: la brutta performance di Big Tech a Wall Street condiziona i mercati asiatici

- di: Redazione
 
Borse: la brutta performance di Big Tech a Wall Street condiziona i mercati asiatici
I mercati borsistici asiatici hanno risentito oggi della chiusura nervosa di Wall Street, con i titoli delle maggiori società tecnologiche in calo e che hanno portato l'S&P 500 e il composito Nasdaq a chiudere in terreno negativo, al contrario del Dow Jones Industrial Average che ha raggiunto il massimo storico.

Borse: la brutta performance di Big Tech a Wall Street condiziona i mercati asiatici

L'indice Hang Seng di Hong Kong ha perso lo 0,2% a 17.760,40, mentre l'indice Shanghai Composite è sceso dello 0,3% a 2.846,19. Il più importante indice della borsa di Tokyo, il Nikkei 225, è sceso dello 0,1% nelle contrattazioni mattutine a 38.055,62. L'S & P/ASX 200 australiano ha lasciato lo 0,1% a 8.077,50. Anche il Kospi della Corea del Sud ha chiuso in terreno negativo, perdendo lo 0,4% a 2.687,43.
Ieri l'S & P 500 ha chiuso perdendo lo 0,3% lunedì, mentre il Nasdaq Composite è sceso dello 0,9%, seguendo l'andamento delle più importanti aziende tecnologiche: Nvidia ha perso il 2,2%, Microsoft lo 0,8%, Amazon lo 0,9%. Peggio sono andate Meta Platforms, che ha lasciato l'1,3%; ancora di più Tesla, che ha chiuso arretrando del il 3,2%.

Il Dow Jones, da parte sua, è salito dello 0,2%. I rendimenti obbligazionari sono rimasti relativamente stabili. Il rendimento del Treasury decennale è salito al 3,82% dal 3,80% di venerdì sera.
Ieri un rapporto, che ha sorpreso in positivo, ha indicato che gli ordini di beni durevoli dalle fabbriche statunitensi, tra cui le automobili, sono aumentati del 9,9% a luglio. Per oggi si attende un aggiornamento sulla fiducia dei consumatori; per giovedì si attende una stima rivista della crescita economica durante il secondo trimestre.
Nel trading energetico, il greggio di riferimento statunitense è sceso di 30 centesimi a 77,12 dollari al barile. Il greggio Brent, lo standard internazionale, ha ceduto 25 centesimi a 80,11 dollari al barile.
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