Borse: male i mercati asiatici, a Tokyo crolla il Nikkei 225
- di: Redazione
È stato un venerdì pesantissimo per i mercati asiatici, che hanno registrato brutte performance, con l'indice giapponese Nikkei 225 in calo del 5,1%.
Per gli analisti, le chiusure di oggi in Asia sono il contraccolpo delle preoccupazioni, mostrate da Wall Street, che i dati deboli sull'economia statunitense possano condizionare negativamente le future scelte dalla Federal Reserve su un taglio dei tassi di interesse.
Borse: male i mercati asiatici, a Tokyo crolla il Nikkei 225
Il Nikkei 225 di Tokyo ha perso più di 1.900 punti a 36.199,31 e l'Hang Seng di Hong Kong è sceso del 2,1% a 16.950,59. L'indice Shanghai Composite ha registrato una perdita più modesta, dello 0,5%, attestandosi a 2.919,32.
Il Kospi di Seoul è sceso del 3,3% a 2.687,31 e il Taiex di Taiwan è arretrato del 3,8%, risentendo dell'andamento dei titoli delle grandi aziende del settore tecnologico, come confermato dai titoli di Samsung Electronics (- 3,6%) e SK Hynix (-8,6%).
Male anche le azioni del più grande produttore di chip a livello globale, la Taiwan Semiconductor Manufacturing, arretrata del 5,1%.
Anche il principale indica australiano, l' S&P/ASX, è andato male, perdendo il 2,1% a 7.940,70, mentre il Sensex in India è sceso dell'1%. Meno accentuate le pordite del SET di Bangkok, che ha perso lo 0,4%.
Ieri l'S & P 500 è sceso dell'1,4% a 5.446,68 dopo che un rapporto ha mostrato che l'attività manifatturiera statunitense è ancora in calo. Sono arretrati anche il Dow Jones Industrial Average (-1,2%, a 40.347,97) e il Nasdaq Composite (- 2,3% a 17.194,15). I titoli azionari di piccole dimensioni nell'indice Russell 2000 sono scesi del 3%.
Il greggio di riferimento statunitense è aumentato di 54 centesimi a 76,85 dollari al barile. Il greggio Brent, lo standard internazionale, è aumentato di 53 centesimi a 80,50 dollari al barile.