Borse: giornata contrastata sui mercati asiatici

- di: Redazione
 
La giornata di contrattazioni, sui mercati della regione Asia-Pacifico ha mostrato un andamento discontinuo, con l'attenzione degli investitori calamitata dalle notizie politiche che giungevano dal Giappone, dove il primo ministro Fumio Kishida ha deciso di non ricandidarsi. L'indice di riferimento giapponese Nikkei 225 è sceso dello 0,1%, a 36.192,93. L'australiano S & P/ASX 200 ha guadagnato lo 0,5% a 7.869,40. Il Kospi della Corea del Sud ha aggiunto lo 0,7% a 2.640,10.

Borse: giornata contrastata sui mercati asiatici

In terreno negativo hanno chiuso gli indici cinesi: l'Hang Seng di Hong Kong ha perso lo 0,3% a 17.127,65, mentre lo Shanghai Composite ha lasciato lo 0,4% a 2.857,90.
La svolta politica in Giappone è conseguenza della scarsa popolarità nel Paese di Kishida che appartiene al Partito liberaldemocratico, che controlla la maggioranza nella camera bassa del parlamento, esprimendo quindi il primo ministro. Spiegando la sua decisione di farsi da parte, Kishida ha detto: "Dobbiamo dimostrare che il Partito Liberal Democratico cambierà. Questo sarà il primo passo che lo dimostrerà chiaramente".

Le azioni statunitensi hanno registrato una ripresa, registrando uno dei giorni migliori dell'anno, dopo che il primo di una serie di attesissimi report sull'economia di questa settimana è risultato migliore del previsto.
L'S & P 500 è balzato dell'1,7% (la terza migliore performance dell'anno) dopo che il governo degli Stati Uniti ha segnalato che l'inflazione a livello wholesale è rallentata il mese scorso più di quanto previsto dagli economisti. Il Dow Jones Industrial Average è salito di 408 punti, o dell'1%, e il Nasdaq Composite è salito del 2,3%.

Con l'inflazione in evidente rallentamento, sale la speranza che la Federal Reserve statunitense possa allentare i tassi di interesse.
L'economia americana è ancora in crescita e molti economisti non prevedono una recessione, ma il brusco rallentamento delle assunzioni negli Stati Uniti il mese scorso ha sollevato dubbi sulla sua solidità.
Nel complesso, l'S & P 500 è salito di 90,04 punti a 5.434,43. Il Dow ha aggiunto 408,63 punti a 39.765,64, e il Nasdaq Composite ha guadagnato 407,00 punti a 17.187,61.
Nel trading energetico, il greggio di riferimento degli Stati Uniti è salito di 50 centesimi a 78,85 dollari al barile. Il greggio Brent, lo standard internazionale, ha guadagnato 44 centesimi a 81,13 dollari al barile.
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