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Banca Ifis, utile netto del primo semestre a +25,5%, guidance rivista al rialzo

- di: Daniele Minuti
 
Banca Ifis, utile netto del primo semestre a +25,5%, guidance rivista al rialzo
Nella foto, Ernesto Fürstenberg Fassio, presidente di Banca Ifis e Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis

Il primo semestre del 2023 si chiude con risultati estremamente positivi per Banca Ifis: l'utile netto di pertinenza del Gruppo è infatti pari a 91 milioni di euro, in crescita del 25,5% su base annua. Un dato eccellente che ha portato alla revisione al rialzo della guidance per l'intero anno: quella dell'utile netto è salita a 160 milioni di euro dai 150 milioni stimati lo scorso febbraio.
La nuova guidance, salvo eventi geopolitici o macroeconomici  straordinari, gli effetti dell’aumento del costo della raccolta e i costi dell’integrazione di Revalea, la società del gruppo Mediobanca la cui acquisizione è stata annunciata lo scorso maggio con closing previsto nel quarto trimestre del 2023.

Banca Ifis, utile netto del primo semestre a +25,5%, guidance rivista al rialzo

Il margine di intermediazione sale fino a 348,5 milioni di euro (+7,6%) grazie alla positiva correlazione del Settore Commercial & Corporate Banking al rialzo dei tassi di interesse e della politica di pricing della Banca.

I ricavi del Settore Npl restano stabili su base annua, mostrando la resilienza della raccolta nonostante il rialzo dell’inflazione. I costi operativi crescono del 5,5%, arrivando a 195,8 milioni di euro a causa delle maggiori spese del personale (80,4 milioni di euro contro 73,6 milioni di euro del primo semestre 2022), principalmente per la crescita della remunerazione variabile e per gli accantonamenti a fronte del rinnovo del contratto collettivo dei dipendenti bancari, e per le maggiori altre spese amministrative (salite a 119,2 milioni), le quali riflettono la compensazione dell’effetto inflattivo con l’attento controllo dei costi e il continuo miglioramento dell’efficienza.

Scende di oltre 50 punti percentuali il costo del credito, arrivato a16,3 milioni di euro pur includendo 14 milioni di euro di accantonamenti sul portafoglio crediti in bonis a fronte di potenziali rischi macroeconomici.
La posizione di liquidità al 30 giugno 2023 è pari a circa 1,1 miliardi di euro di riserve e attivi liberi finanziabili in BCE (LCR superiore a 1.000%). Capitolo requisiti di capitale: CET1 pari a 15,01% (stabile su base semestrale) e TCR pari a 18,04% (18,82% al 31 dicembre 2022).

Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis, ha commentato: "I risultati ottenuti dalla Banca nel primo semestre 2023 confermano la solidità di un modello di business che, nonostante un contesto macroeconomico sfidante, ha dimostrato di saper coniugare la sostenibilità finanziaria con l’attenzione a tutti gli stakeholder. Nel periodo, tutti i principali indicatori hanno registrato una importante crescita che ci ha portato a rivedere al rialzo le stime di utile per il 2023 a 160 milioni di euro, rispetto ai 150 milioni di euro stimati a febbraio 2023, che già superavano l’obiettivo di 137 milioni di euro del Piano Industriale 2022-2024. Tale risultato è stato raggiunto anche grazie alla crescita positiva dei ricavi del Settore Commercial & Corporate Banking, sostenuti dalla positiva correlazione con il rialzo dei tassi di interesse, dal dinamismo della rete commerciale e dall’accelerazione del processo di digitalizzazione che ha messo a disposizione nuove piattaforme e strumenti utili a migliorare l’efficienza sia del business commerciale che nell’Npl dove, nel periodo, i recuperi di cassa sui portafogli acquistati sono stati pari a 195 milioni di euro, in crescita del 7% rispetto al primo semestre del 2022. Abbiamo già avviato il piano di funding per rimborsare i 2 miliardi di euro di TLTRO, potenzialmente anche prima della scadenza di settembre 2024, con il remarketing delle note senior della cartolarizzazione leasing per circa 400 milioni di euro e il ramp-up della cartolarizzazione Npl per ulteriori circa 400 milioni di euro. A queste operazioni si aggiungono i circa 700 milioni di euro del portafoglio di proprietà in naturale scadenza entro settembre 2024. Nei prossimi trimestri sono, inoltre, previste operazioni di pronti contro termine sul portafoglio di proprietà, l’aumento della raccolta retail con una strategia multicanale ed emissioni obbligazionarie senior. Infine, nel primo semestre 2023, la prudente politica di credito della Banca ci ha portato a incrementare di 14 milioni di euro, per un totale di 65 milioni di euro, le riserve accantonate per far fronte ai potenziali rischi macroeconomici".
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