Le azioni di risparmio di Tim registrano un forte balzo in Borsa dopo l’annuncio dell’operazione di conversione che sarà sottoposta al voto degli azionisti. In apertura di seduta i titoli hanno guadagnato circa il 9%, attestandosi a quota 0,62 euro, segnando una delle migliori performance della giornata sul listino. Il movimento riflette la reazione positiva del mercato alla proposta che il consiglio di amministrazione porterà all’assemblea degli azionisti convocata per il 28 gennaio.
Le azioni di risparmio di Tim in forte rialzo: +9% in Borsa dopo l’annuncio della conversione
L’operazione di conversione delle azioni di risparmio in azioni ordinarie rappresenta un passaggio rilevante nella strategia di semplificazione della struttura del capitale di Tim. La società punta a ridurre la complessità azionaria e a rendere più lineare il profilo del gruppo agli occhi degli investitori, in una fase in cui il mercato guarda con attenzione alla governance e alla chiarezza degli assetti societari. La risposta immediata del titolo risparmio segnala che gli operatori stanno valutando favorevolmente i termini dell’operazione.
A rafforzare il clima positivo contribuisce il giudizio espresso da uno dei principali azionisti delle azioni di risparmio. Il fondo guidato da Davide Leone, che detiene circa il 12% del capitale risparmio di Tim, ha accolto con favore la proposta che il cda presenterà all’assemblea. In una dichiarazione, il fondo ha sottolineato: “Riconosciamo che Tim ha dimostrato un approccio favorevole al mercato nella conversione delle azioni di risparmio”. Una valutazione che arriva da un investitore rilevante e che viene letta come un segnale importante in vista del voto assembleare.
Secondo il fondo, “i termini proposti della conversione sembrano offrire un accordo conveniente sia agli azionisti ordinari sia a quelli di risparmio”. Un passaggio che evidenzia come l’operazione venga percepita come equilibrata tra le diverse categorie di soci, riducendo il rischio di conflitti interni e aumentando le probabilità di un consenso ampio. “Alla luce di ciò, ci aspettiamo che l’operazione abbia successo”, conclude il commento, rafforzando ulteriormente le aspettative positive del mercato.
Dal punto di vista finanziario, il rialzo delle azioni di risparmio riflette anche una possibile rivalutazione delle prospettive di valorizzazione legate alla conversione. Gli investitori sembrano scommettere sul fatto che l’operazione possa ridurre lo sconto storico delle risparmio rispetto alle ordinarie e migliorare la liquidità complessiva del titolo. Il prezzo di 0,62 euro raggiunto in apertura di seduta incorpora queste aspettative e segnala un interesse crescente sul segmento.
L’assemblea del 28 gennaio sarà quindi un momento chiave per il futuro assetto del capitale di Tim. Il voto degli azionisti determinerà se la conversione potrà essere avviata secondo i termini proposti dal consiglio di amministrazione. In caso di approvazione, l’operazione potrebbe rappresentare un ulteriore tassello nel percorso di riassetto del gruppo, dopo le recenti operazioni strategiche e finanziarie.
Nel breve periodo, la reazione della Borsa indica che il mercato sta leggendo la proposta come un segnale di apertura e di attenzione verso gli investitori. Resta ora da verificare se il consenso espresso nelle prime ore di contrattazione si tradurrà in un ampio sostegno assembleare. L’esito del voto del 28 gennaio sarà determinante non solo per la conversione delle azioni di risparmio, ma anche per misurare il grado di fiducia del mercato nella capacità di Tim di portare avanti un percorso di semplificazione e rafforzamento della propria struttura societaria.