Azimut chiude il 2023 con una raccolta netta di 6,9 miliardi, stima utile fra 445 e 455 milioni

- di: Redazione
 
Il Gruppo Azimut, in base ai primi risultati preliminari e delle previsioni iniziali, prevede di chiudere con un utile netto per l'esercizio 2023 compreso fra 445 e 455 milioni di euro, in linea con l'obiettivo fornito al mercato (450 milioni). Ennesima dimostrazione dei grandi risultati della società, che ha registrato una raccolta netta di 981 milioni di euro a dicembre, per un totale nell'anno di 6,9 miliardi di euro, che rientra nella fascia dell'obiettivo per l'anno, nonostante le condizioni di volatilità del mercato.

Azimut chiude il 2023 con una raccolta netta di 6,9 miliardi, stima utile fra 445 e 455 milioni

Circa il 46% della raccolta netta 2023 (3,2 miliardi) è stato indirizzato in prodotti gestiti. A fine anno, le masse totali gestite hanno raggiunto 60,6 miliardi (+10% rispetto al 2022), mentre il totale delle masse amministrate si è attestato a 30,2 miliardi (+27% su base annua). Grazie a una robusta raccolta netta, unita a una performance media netta ponderata consegnata ai clienti nel 2023 del 5,43%, il patrimonio totale è cresciuto notevolmente, raggiungendo il livello record di 90,8 miliardi (+15% su base annua).

Nel 2023, il segmento Private Markets ha registrato una forte crescita con 1,5 miliardi di raccolta, segnando un incremento del 25% su base annua e raggiungendo 8,1 miliardi di AuM a fine dicembre 2023. Questo risultato è dovuto alla solida domanda per le decine di prodotti introdotti sul mercato italiano, brasiliano e statunitense.

La dedizione del Gruppo all'innovazione continua e alla creazione di soluzioni focalizzate sul cliente, sia nei mercati pubblici che privati, proseguirà per l'intero anno 2024 con l'introduzione di diversi nuovi prodotti, come presentato oggi durante la convention annuale con la Rete dei consulenti finanziari Azimut in Italia. Il Gruppo punta a capitalizzare sulle recenti modifiche al regolamento ELTIF, estendendo la raccolta di fondi per tre strategie lanciate l'anno scorso: ELTIF Digitech Europe (Venture Capital europeo), ELTIF HIPstr (Venture Capital statunitense), ELTIF Capital Solutions II (Private Debt). Contemporaneamente, sono pianificati nei prossimi mesi il lancio della quarta edizione delle strategie ELTIF Digital Lending IV (Private Debt) e ELTIF ALICrowd IV (Venture Capital), portando così a cinque il numero di fondi in linea con il nuovo regolamento ELTIF. Dopo aver completato con successo importanti progetti di tokenizzazione per i suoi investimenti e fondi di private equity e private debt, Azimut sta raggiungendo un nuovo traguardo nell'implementazione della tecnologia all'interno della sua gamma di mercati privati. ALICrowd IV, in collaborazione con Allfunds Blockchain e previa approvazione da parte delle autorità, diventerà il primo fondo di investimento alternativo europeo con classi di quote native basate su blockchain, aprendo così nuove opportunità per i clienti grazie al miglioramento del profilo di liquidità degli investimenti nei fondi chiusi dedicati ai mercati privati. Inoltre, il Gruppo continuerà a sviluppare il progetto neoLending a sostegno delle PMI italiane. Dall'inizio di questa iniziativa nel 2020, Azimut ha già fornito circa 2,5 miliardi di finanziamenti alternativi alle PMI italiane, avvalendosi delle proprie soluzioni di private debt e della potenza del fintech. L'offerta per gli investitori si amplia con l'introduzione di tre nuovi club deal: New Energy Solutions SCSp, unendo gli investimenti in Tree Energy Solutions (TES) e Zhero, che emergono come leader globali nei progetti di transizione energetica; GP Stakes Fund I SCSp, che consente ai clienti di accedere alle dinamiche del settore statunitense del GP staking con il vantaggio di distribuzioni di reddito semestrali; Packaging and Automation SCSp, che acquisisce una quota in IMA S.p.A., leader mondiale nella progettazione e produzione di macchine automatiche per il trattamento e il confezionamento di un'ampia gamma di prodotti destinati al consumo. Azimut continua, allo stesso modo, ad espandere la sua offerta sui mercati pubblici attraverso i suoi diversi verticali di prodotto (Fondi Comuni, Discretionary & Advisory, Life & Pensions) con un focus su: soluzioni Escalator, che consentono di aumentare gradualmente l'esposizione azionaria globale attraverso un portafoglio ampio e diversificato utilizzando un piano di accumulo con il beneficio di una gestione attiva degli asset; portafogli obbligazionari Target Maturity, capitalizzando sull'aumento dei tassi di interesse di mercato con un'esposizione a una gamma ampia e diversificata di obbligazioni senza vincoli di rating; strategie attive in Healthcare e Biotech, gestite dal team altamente specializzato di Kennedy Capital Management che sfrutta il suo rapporto di lunga data con la Washington University a St Louis, uno dei principali centri accademici sanitari degli Stati Uniti. Innovazione tecnologica Il Gruppo ha l’intenzione di sfruttare le applicazioni tecnologiche per la sua attività di gestione patrimoniale e si appresta a lanciare diverse iniziative per migliorare i suoi processi di investimento, commerciali e operativi. Queste iniziative sfrutteranno l'intelligenza artificiale per la costruzione di portafogli basati sugli obiettivi (Wealthype), l'elaborazione del linguaggio naturale per facilitare l'accesso al marketing dei prodotti e al materiale legale (Azimut Finder) e il Metaverso per creare una nuova piattaforma di relazione con i clienti (Metadvisor). Nel corso dell'anno, la sua app di investimento mobile Beewise, che vanta più di 20.000 registrazioni dal lancio nel 2021, amplierà la sua offerta con i prodotti Cash Plus ed espanderà la sua portata in Lussemburgo e Brasile.

Le riconosciute capacità di gestione patrimoniale del Gruppo, con oltre 30 anni di track record e una diversificazione geografica unica fra gli operatori del settore di matrice italiana, sono anche alla base dell’accordo di partnership volto a potenziare le competenze di asset management di UniCredit, secondo quanto annunciato lo scorso 16 dicembre 2022.

Azimut è lieta di annunciare la realizzazione con successo della fase di allestimento operativo di Nova Investment Management, in linea con il piano originariamente annunciato. A partire dal 28 dicembre 2023, sono stati autorizzati 12 fondi UCITS - con il lancio di ulteriori fondi previsti nel prossimo futuro - per la distribuzione non esclusiva attraverso la vasta rete di UniCredit, che attualmente serve più di 7 milioni di clienti in Italia. Questo accordo pone le basi per un'ulteriore e significativa crescita di Azimut, sia in termini di raccolta netta che di incremento del contributo all'utile netto nel corso del tempo. Obiettivi per l'intero anno 2024 Sulla base dei solidi risultati operativi raggiunti finora e della determinazione a perseguire la propria strategia di crescita sostenibile e di creazione di valore per gli azionisti, il Gruppo fissa gli obiettivi per il 2024, stimando, in condizioni normali di mercato, una raccolta netta totale sopra i 7 miliardi anche grazie alle partnership e un utile netto di 500 milioni, nonché un utile netto gestionale estero di 150 milioni su base annua.

Pietro Giuliani
, Presidente del Gruppo Azimut (nella foto), ha commentato: “Siamo nel ventesimo anno dalla quotazione di Azimut (il 34° della sua esistenza) e anche nel 2023 abbiamo raggiunto gli obiettivi dichiarati a inizio anno e annunciamo ora quelli per il 2024: 500 milioni di euro di utile netto e oltre 7 miliardi di euro di nuova raccolta netta. L’operatività nel CIB (corporate e investment banking) non è più sporadica, ma sistematica, sia nell’utile prodotto che nel costituire un punto di riferimento per le piccole e medie imprese italiane, soprattutto quelle con aspirazioni o operatività estera. Gli oltre 8 miliardi di euro di investimenti alternativi (private equity, private debt, venture capital, real assets e infrastrutture) effettuati in Italia e nel mondo direttamente o dalle nostre partecipate estere (Stati Uniti, Brasile, Turchia) costituiscono un’opportunità unica per i nostri clienti in termini di ampiezza di gamma prodotti e soprattutto risultati. Gli investimenti effettuati da molti anni nel fintech, in particolare nell’ambito della blockchain e dell’A.I. (intelligenza artificiale) consentiranno nei prossimi tre anni ai nostri consulenti finanziari e wealth manager di operare con strumenti all’avanguardia rispetto al mercato fornendo ai nostri clienti un servizio adeguato ai cambiamenti che il mondo intero sta affrontando. Ringrazio tutti i colleghi che hanno consentito che questo accadesse, soprattutto in un anno in cui in Italia l’industria del risparmio gestito ha visto flussi in uscita per oltre 50 miliardi di euro mentre Azimut, con i suoi circa 7 miliardi di euro di raccolta netta realizzata in Italia e nei 18 paesi in cui opera, ha portato il suo patrimonio totale oltre i 90 miliardi di euro (di cui circa la metà provenienti dall’estero)”.
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