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Assoreti: il patrimonio affidato ai risparmiatori supera quota record di 856 miliardi

- di: Redazione
 
Assoreti: il patrimonio affidato ai risparmiatori supera quota record di 856 miliardi

Il mese di giugno si chiude con numeri da record per Assoreti: il patrimonio dei risparmiatori seguiti dai consulenti finanziari degli intermediari associati, sale infatti di 2 punti percentuali rispetto a fine marzo, fino a 856,2 miliardi  di euro.
Una crescita legata principalmente ai volumi di raccolta realizzati nel secondo trimestre (1,8%) e una crescita di 14,6 punti percentuali rispetto allo stesso mese del 2023, causata dalle risorse nette affidate nel periodo dei risparmiatori italiani e dell'effetto performance dei mercati finanziari (entrambi 5,9 punti percentuali), con un apporto più contenuto (2,9%) dalle modifiche sul perimetro di rilevazione.

Assoreti: il patrimonio affidato ai risparmiatori supera quota record di 856 miliardi

Sale del 16% su base annua la valorizzazione totale della componente finanziaria/assicurativa/previdenziale del portafoglio (731,6 miliardi di euro) rappresenta l’85,4% del portafoglio. La componente strettamente finanziaria (Oicr, gestioni individuali e titoli amministrati) aumenta del 19,4% a/a con un effetto mercato stimato al 7,4%. Le disponibilità finanziarie posizionate su conti correnti e depositi valgono 124,6 miliardi, con una incidenza in calo di un punto percentuale nel confronto annuale e pari al 14,6%. La parte di portafoglio coperta dal servizio di consulenza con fee specifica ammonta a 120,4 miliardi e rappresenta il 14,1% del patrimonio totale.

La valorizzazione dei prodotti del risparmio gestito, nel loro insieme, segna una crescita dell’11,1% a/a, determinata per 7,5pp dall’effetto mercato. Il valore degli Oicr, sottoscritti direttamente, si attesta a 232,4 miliardi di euro, con una crescita del 12,8% a/a e un’incidenza complessiva sul portafoglio che si attesta al 27,1%. I fondi aperti di diritto estero rappresentano il 24% del portafoglio con 205,1 miliardi di euro; i prodotti di diritto italiano valgono 24,1 miliardi (2,8% del portafoglio). La valorizzazione delle gestioni individuali aumenta del 12,8% a/a e raggiunge 86,5 miliardi di euro, confermando l’equilibrio tra le Gpf (43,4 miliardi) e le Gpm (43,1 miliardi); l’incidenza in portafoglio si attesta al 10,1%.

Il comparto assicurativo rappresenta il 22,4% del portafoglio, con 192,1 miliardi di euro (+8,1% a/a). Le dinamiche di crescita risultano più evidenti per le polizze multiramo (+10% a/a), che raggiungono i 43,5 miliardi, e le unit linked (+9,8% a/a) con 103,8 miliardi. Nel confronto annuale aumenta anche la valorizzazione dei prodotti previdenziali (+13,9% a/a), pari a 19,3 miliardi. Il contributo complessivo delle Reti al patrimonio investito in Oicr aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, è, ora, pari a 436,6 miliardi di euro. L’incidenza sul patrimonio di sistema (1.189,9 miliardi di euro – dato provvisorio) si attesta, quindi, al 36,7%; a fine giugno 2023 era pari al 35,1%. Risparmio amministrato Il controvalore degli strumenti finanziari amministrati aumenta del 31,4% a/a con un contributo dell’effetto mercato quantificabile in 5,3pp. I titoli di Stato, con 76,8 miliardi, rappresentano il 9% del patrimonio totale; seguono i titoli azionari, con una valorizzazione in calo a 56 miliardi e un’incidenza pari al 6,5% del portafoglio. Il 6,7% del patrimonio è rappresentato dalle obbligazioni corporate (3,7%), dagli exchange traded product (1,6%) e dai certificate (1,4%).

Massimo Doris, Presidente dell’Associazione (nella foto), ha dichiarato: “I risultati confermano l’impegno dell’industria nel fornire risposte concrete alla fiducia di un numero sempre crescente di risparmiatori che hanno scelto di affidarsi alla consulenza finanziaria per una pianificazione adeguata degli investimenti. In questi ultimi dodici mesi, le nostre stime evidenziano infatti come la crescita patrimoniale associata al cosiddetto “effetto mercato” abbia coinvolto tutte le macro famiglie di strumenti finanziari risultando più incisiva nell’ambito delle soluzioni di investimento del risparmio gestito. Un risultato che è prova ancora una volta di come la valorizzazione del portafoglio trovi fondamento nella corretta diversificazione degli investimenti e in strategie di medio lungo termine”.

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