Argentina: il piano di austerità di Millei ''incassa'' il secondo mese di inflazione in calo

- di: Redazione

13/03/2024

L’inflazione In Argentina è rallentata a febbraio per il secondo mese consecutivo. Una buona notizia per il presidente Javier Milei che continua a promuovere misure di austerità e deregolamentazione nel tentativo di rilanciare l’economia del Paese.
Ieri l'agenzia statistica governativa, l'Indec, ha certificato che l'inflazione mensile dell'Argentina è scesa al 13,2% a febbraio, rispetto al 20,6% di gennaio e al 25,5% di dicembre. Su base annua, tuttavia, l’inflazione rimane la più alta degli ultimi tre decenni, superando il 276,2% a febbraio.

Argentina: il piano di austerità di Millei ''incassa'' il secondo mese di inflazione in calo

Esponenti del governo e e analisti prevedono un aumento dei prezzi a marzo, a causa di una combinazione di rialzi dei costi soprattutto dell'energia, del carburante, dell'istruzione privata e dei servizi medici, tra gli altri.
Il governo di Milei, con un comunicato, si è affrettato a sottolineare che il tasso di inflazione di febbraio è stato il risultato di una ''forte disciplina fiscale''.
Milei, che si autodefinisce anarco-capitalista, ha assunto il potere a dicembre e quasi immediatamente ha annunciato una serie di misure shock, tra cui una svalutazione del 50% della valuta nazionale, nella speranza di riportare finalmente sotto controllo l’impennata dell'inflazione del Paese.

Nell’ambito di tali misure, il governo ha eliminato alcuni sussidi statali nel settore dell’energia e dei trasporti.
Milei ha annunciato un piano di dolore misure per scongiurare l’iperinflazione e ha avvertito che esse avrebbero inizialmente un ''impatto negativo sul livello di attività, occupazione, salari reali e numero di persone povere e indigenti''.
Secondo una recente ricerca, condotta da un istituto universitario, circa il 40% della popolazione argentina vive in povertà.

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