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Antartide: una finestra sul passato climatico della Terra

- di: Giulia Caiola
 
Antartide: una finestra sul passato climatico della Terra

Nel remoto campo di Little Dome C, in Antartide, un’impresa scientifica senza precedenti sta riscrivendo la storia climatica del nostro pianeta. Il progetto europeo Beyond EPICA – Oldest Ice, dopo un decennio di lavoro e quattro stagioni di perforazioni, ha raggiunto una profondità di 2.800 metri, portando alla luce una carota di ghiaccio che registra 1,2 milioni di anni di storia climatica. Questo risultato segna un passo fondamentale per le scienze del clima e l’ambiente, gettando nuova luce sulle dinamiche che hanno governato i cambiamenti climatici nel corso dei millenni.

Antartide: una finestra sul passato climatico della Terra

“Questo è un momento storico per la ricerca scientifica”, afferma Carlo Barbante, coordinatore del progetto, professore all’Università Ca’ Foscari Venezia e associato al Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isp). “Grazie a questa carota di ghiaccio, possiamo finalmente comprendere meglio il legame tra il ciclo del carbonio e le temperature globali, rivelando informazioni cruciali non solo sul passato del nostro pianeta, ma anche sul suo futuro”.

Il progetto ha richiesto un enorme sforzo logistico e scientifico, coinvolgendo dodici istituzioni di dieci Paesi europei. La scelta del sito di perforazione è stata frutto di anni di studi dettagliati, basati su tecnologie avanzate di radio-eco-sondaggio e modellazione del flusso glaciale. Frank Wilhelms, professore associato all’Alfred-Wegener-Institut e coordinatore sul campo, spiega: “Individuare il punto ideale per il carotaggio è stato fondamentale. Abbiamo trovato il record climatico previsto esattamente dove avevamo ipotizzato, tra i 2.426 e i 2.490 metri di profondità, estendendo il precedente record di EPICA di vent’anni fa”.

Le prime analisi mostrano che i primi 2.480 metri di ghiaccio contengono informazioni compressi su 1,2 milioni di anni di storia climatica, con ogni metro che conserva dati relativi a circa 13.000 anni. Oltre a ciò, gli ultimi 210 metri della carota mostrano ghiaccio antico e fortemente deformato, che potrebbe nascondere segreti ancora più remoti, risalenti al periodo pre-Quaternario.

Questo progetto ambizioso mira anche a risolvere uno dei misteri più complessi delle scienze climatiche: la Transizione del Medio-Pleistocene, un periodo chiave tra 900.000 e 1,2 milioni di anni fa, quando i cicli glaciali si allungarono da 41.000 a 100.000 anni. Le cause di questo cambiamento sono tuttora oggetto di dibattito, e Beyond EPICA potrebbe fornire risposte cruciali.

Oltre all’importanza scientifica, il progetto rappresenta un esempio di straordinaria collaborazione internazionale. Il lavoro sul campo è stato svolto in condizioni estreme: il campo di Little Dome C si trova a 3.200 metri sul livello del mare, con temperature medie estive che si aggirano intorno ai -35°C. Qui, un team di scienziati, tecnici e operatori logistici ha lavorato per oltre 200 giorni, superando sfide logistiche e ambientali.

Il progetto, finanziato dalla Commissione Europea, si avvale della sinergia con il Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), coordinato dal CNR e supportato dall’ENEA per la pianificazione logistica. Fondamentale anche il contributo della nave rompighiaccio italiana Laura Bassi, che trasporterà le preziose carote di ghiaccio in Europa, mantenendo la catena del freddo a -50°C.

Chiara Venier, project manager di Beyond EPICA, sottolinea: “Siamo nel sesto e penultimo anno di finanziamento europeo, e il rispetto delle tempistiche dimostra l’efficienza e la dedizione del team. Ogni analisi condotta ci avvicina sempre di più alla comprensione dei complessi meccanismi che regolano il clima terrestre”.

Quando le carote di ghiaccio arriveranno nei laboratori europei, inizieranno analisi dettagliate che permetteranno di svelare la storia climatica e atmosferica della Terra fino a 1,5 milioni di anni fa. I dati raccolti saranno cruciali per stabilire un confronto con i record dei sedimenti marini e per migliorare le proiezioni sui futuri cambiamenti climatici.

In un’epoca in cui i cambiamenti climatici rappresentano una delle sfide più urgenti per l’umanità, Beyond EPICA non è solo una ricerca scientifica: è un invito a riflettere sul nostro impatto sul pianeta e sulla necessità di una cooperazione globale per affrontare le emergenze ambientali. Questo progetto rappresenta una finestra sul passato, ma anche un faro di speranza per il futuro.

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