Assicurazioni, Ania: nel 2023 record, 6 miliardi di danni da catastrofi. Scende divario tra premio medio Rc auto in Italia e quello europeo

- di: Barbara Bizzarri
 

Le compagnie assicurative devono fronteggiare danni per un totale di 2 miliardi di euro dovuti alla copertura delle imprese contro le catastrofi naturali. L'Ania, durante la sua assemblea annuale, ha stimato che il patrimonio delle imprese soggette al nuovo obbligo assicurativo per i rischi CatNat (catastrofi naturali) ammonta a circa 4.000 miliardi di euro. Di questi, 2.500 miliardi sono già nel portafoglio delle compagnie di assicurazioni, mentre 1.500 miliardi riguarderanno nuovi rischi. L’associazione ha inoltre sottolineato che, una volta ogni 200 anni, potrebbe verificarsi una perdita assicurativa di circa 15 miliardi di euro. In Italia, solo il 6% delle abitazioni e il 5% delle aziende sono assicurate contro le catastrofi naturali. Questo dato evidenzia una copertura ancora insufficiente, nonostante il Paese sia altamente esposto a rischi sismici e idrogeologici. Circa il 40% delle abitazioni civili si trova in zone a media ed elevata pericolosità sismica, mentre quasi il 95% dei comuni italiani è a rischio frane, alluvioni o erosione costiera.

Assicurazioni, Ania: "Nel 2023 record, 6 miliardi di danni da catastrofi"

Nel corso dell’evento, la presidente Bianca Maria Farina nella sua relazione ha sottolineato: "Gli ultimi anni ci hanno posto di fronte a sfide drammatiche e del tutto inaspettate: dalla pandemia, al ritorno dell'inflazione, alle guerre vicine, all'accelerazione del cambiamento climatico con il suo corollario di più frequenti e severi eventi atmosferici. Non sorprende che si diffonda, a tutti i livelli un senso di insicurezza e una domanda di protezione. Cresce la consapevolezza che le tradizionali garanzie offerte dallo Stato, che in passato hanno tutelato gli europei e gli italiani, non siano più sufficienti per affrontare le nuove pressioni e le numerose emergenze che ci troviamo a fronteggiare. Né si può chiedere che i cittadini vi facciano fronte da soli con le proprie risorse. Il mondo delle assicurazioni è quindi chiamato a un ruolo economico e sociale ancora più importante di quello svolto sino ad oggi, sia in qualità di gestore professionale dei rischi sia in veste di primario investitore istituzionale".

Per Farina le assicurazioni hanno "la responsabilità di contribuire, da un lato, a rafforzare la protezione di famiglie e imprese, favorendo così la coesione sociale e la resilienza economica; dall'altro, di agevolare l'afflusso di risorse verso l'economia reale, favorendo la stabilità, la competitività e la crescita sostenibile del Paese. Se ci possiamo candidare a un ruolo sempre più incisivo è perché abbiamo dimostrato tutta la nostra solidità anche nel difficile biennio 2022-23, caratterizzato da quella sorprendente fiammata inflazionistica, dal rapidissimo rialzo dei tassi di interesse e da una crescita moderata". Farina ha ricordato come anche nel 2023 le imprese di assicurazione si confermano "il principale investitore istituzionale italiano: alla fine dell'anno, gli investimenti in polizze vita rappresentavano il 14% del risparmio delle famiglie italiane".

Scende divario tra premio medio Rc auto in Italia e quello europeo

"Nel complesso, il totale dei nostri investimenti - ha spiegato - è pari a quasi 960 miliardi, di cui circa 250 in titoli di Stato italiani. Diversa dinamica nel comparto danni, con premi che si sono incrementati del 6,6% rispetto al 2022. Nel complesso i premi diversi dalla R.C. auto sono cresciuti del 7,7%, con una progressione molto sostenuta per le polizze salute".A proposito di R.C. auto la presidente ha evidenziato come "dopo undici anni di riduzione del volume premi R.C. Auto, nel 2023 questo aggregato è aumentato del 4,3%". "Questa crescita è spiegabile - ha osservato Farina - con la dinamica inflazionistica che si è riflessa sul costo dei risarcimenti; è stata peraltro inferiore a quella media degli altri Paesi europei". Il divario fra il premio medio R.C. Auto in Italia e quello europeo "si è così ridotto ulteriormente, scendendo nel 2023 a 36 euro", ha detto Farina.

Un focus è stato riservato anche ai cambiamenti climatici per i quali gli italiani risultano sottoassicurati: "In Italia si è registrato il massimo storico dei danni assicurati: oltre 6 miliardi, di cui 5,5 miliardi causati da eventi atmosferici e 800 milioni dalle alluvioni in Emilia-Romagna e in Toscana", ha concluso Farina. "Il tema per l'Italia è particolarmente rilevante. Solo il 6% delle abitazioni è coperto contro i rischi di terremoto e alluvione e solo il 4% delle piccole imprese possiede una polizza contro tali rischi".

A questo proposito, la premier Giorgia Meloni, ha ribadito l'obiettivo di costruire un’Europa competitiva e attrattiva per gli investimenti, abbandonando la logica dell’iper-regolamentazione che ha limitato la competitività delle aziende. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha perciò annunciato che il disegno di legge sulla Concorrenza, in prossima presentazione al Consiglio dei ministri, includerà misure per semplificare i processi a vantaggio degli assicurati, facilitando il trasferimento dei dati tra compagnie assicurative in caso di cambio.

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