Amundi: "PMI centrali per l'economia, serve trasformazione digitale e sostenibile"

- di: Redazione
 

Le Piccole e Medie Imprese continuano a essere il cuore pulsante dell'economia italiana, ma col passare del tempo si moltiplicano le sfide che le PMI nostrane devono affrontare. Forte il focus, in questo periodo, sui percorsi interconnessi di digitalizzazione e transizione ecologica che le aziende devono percorrere per spingere la competitività industriale nel presente e nel futuro (come dimostrato dagli obiettivi declinati dal Green Deal e dal Digital Compass con le risorse fornite dal Next Generation EU).

Amundi: "PMI centrali per l'economia, serve trasformazione digitale e sostenibile"

A tal proposito, Amundi ha messo a punto l'indicatore denominato "SMEs Twin Transition" che valuta entrambi i processi: l'Italia si posiziona al 17° posto della classifica (al 20° posto nell'area legata alla transizione energetica e al 17° in quella legata alla transizione sostenibile, al tredicesimo nell'area legata alla transizione digitale).

Valerio De Molli, Managing Partner e CEO, The European House – Ambrosetti e TEHA Group, ha commentato: "Viviamo in un'epoca che impone ad aziende, privati e governi una decisa accelerazione verso le transizioni sostenibile, digitale e sociale. Queste transizioni sono in primis opportunità: le aziende più digitalizzate generano più valore, le aziende che prestano maggiore attenzione agli ambiti sociali sono più produttive, le aziende più sostenibili sono più competitive. Non possiamo però non riconoscere che cogliere queste opportunità presenta un elevato grado di sfida, e che per affrontarle efficacemente è necessario che tutti gli attori del sistema economico nazionale giochino la loro parte. Uno degli attori più rilevanti è rappresentato dall'insieme delle piccole e medie aziende italiane: le PMI costituiscono il 98% delle imprese italiane, occupano il 57% della forza lavoro e generano il 48% del valore aggiunto. È quindi evidente che il Paese non può affrontare le transizioni se le PMI non partecipano a questo cambiamento".

Gabriele Tavazzani, CEO di Amundi SGR (nella foto), ha aggiunto: "La consapevolezza circa il ruolo centrale che le PMI rivestono nell'economia italiana è diffusa ma non è altrettanto nota l'esigenza e l'urgenza di trasformazione, in chiave digitale e sostenibile, che queste aziende devono realizzare per continuare a competere a livello nazionale ed internazionale. I lavori dell'Advisory Board di Amundi SGR con TEHA non si sono limitati all'analisi dello stato dell'arte ed alla quantificazione degli investimenti necessari alle PMI italiane per consentire loro di fare il necessario salto evolutivo, ma hanno anche compreso l'analisi del ruolo che gli asset manager possono svolgere nel finanziare la transizione delle piccole e medie aziende italiane affiancando il tradizionale credito bancario con alternative per diversificare la struttura finanziaria delle PMI. L'industria del risparmio gestito può essere un elemento chiave nel processo che accompagni i risparmiatori, sia privati che istituzionali, ad investire nell'economia reale, sfruttando appieno la nuova normativa sui fondi Eltif nonché beneficiando delle agevolazioni fiscali esistenti offerte dai PIR alternativi, diversificando il proprio portafoglio e sviluppando un approccio di investimento da capitale paziente assimilabile a quello previdenziale".

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