America Latina: lenta la ripresa economica nel 2022

- di: Redazione
 
L'economia dell'America Latina crescerà del 5,9% quest'anno, un dato che riflette il rimbalzo statistico rispetto alla contrazione del 6,8% del 2020 (le stime della Banca Mondiale sono di una crescita del subcontinente del 5,2 per centro entro quest'anno). Sono queste le stime della Commissione economica per l'America Latina e i Caraibi. Un suo studio economico per il 2021 prevede che la crescita sarà moderata nel 2022, raggiungendo un aumento del 2,9% del prodotto interno lordo.

Una situazione in cui - dice Alicia Bárcena , segretaria esecutiva della Commissione - il limite più grande deriva dalla mancanza di investimenti da parte dei governi.
Quello che lo studio evidenza è che la regione - non soltanto per la crisi pandemica, pagando politiche economiche poco attente - ha avuto il tasso di crescita molto più lento in un secolo. Un dato che viene evidenziato è quello del tasso di crescita medio che, tra il 2013 e il 2019, che è stato dello 0,3%, il più basso dalla prima Guerra mondiale. L'America latina, dicono gli analisti, non è in grado di superare i suoi problemi strutturali di bassi investimenti, produttività, informalità, povertà e disuguaglianza.

Limiti che, comunque, erano già molto evidenti prima dell'esplodere della pandemia e che, con l'emergenza sanitaria, sono addirittura peggiorati.
I governi dell'America Latina e dei Caraibi impiegano in media il 17,6% dei rispettivi Pil in investimenti pubblici, che rappresenta il rapporto più basso rispetto al resto del mondo (le economie sviluppate investono il 22%, quelle dei Paesi in via di sviluppo il 32,9%).

Secondo la Commissione, la crescita prevista per l'America Latina quest'anno e per il 2022 è inferiore a quella ipotizzata per le economie sviluppate. Inoltre, sempre secondo lo studio, la pandemia ha peggiorato voci delle economie già in sofferenza, quali la bassa produttività e l'elevata informalità, disoccupazione, disuguaglianza e povertà. Lo studio rileva, poi, importanti asimmetrie tra Paesi sviluppati e Paesi a medio reddito - tra cui la maggior parte dei Paesi dell'America Latina e dei Caraibi- sia nelle dinamiche di vaccinazione che nella capacità di attuare politiche di ripresa economica. Da qui il suggerimento che i Paesi della regione integrino le risorse interne con un maggiore accesso alla liquidità internazionale e, se necessario, con meccanismi multilaterali che facilitino la gestione del debito.
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