Adolescenti e fumo: i pericoli per il cuore che (forse) non conoscono

- di: Giulia Caiola
 

Negli ultimi anni, il fumo tra i giovani è tornato a essere un tema caldo, complici nuove abitudini come le sigarette elettroniche e i dispositivi a tabacco riscaldato. Ma se i danni del tabacco sono ormai noti a tutti, ciò che spesso passa in secondo piano è l’impatto che il fumo può avere sul cuore degli adolescenti. Un rischio sottovalutato, ma che gli esperti mettono sempre più in evidenza.

Adolescenti e fumo: i pericoli per il cuore che (forse) non conoscono

Quando si pensa ai problemi cardiaci legati al fumo, si immaginano spesso persone di mezza età o anziani con uno stile di vita poco sano. In realtà, i danni iniziano molto prima. Gli studi dimostrano che fumare in adolescenza può aumentare il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari in età adulta, a causa dell’effetto tossico della nicotina e delle altre sostanze presenti nel fumo.

Secondo la Fondazione Umberto Veronesi, le sigarette – anche quelle elettroniche – provocano un’infiammazione dei vasi sanguigni, riducono la capacità delle arterie di dilatarsi e aumentano la pressione arteriosa. Tradotto: il cuore è costretto a lavorare di più, esponendosi a un rischio maggiore di patologie come l’ipertensione e l’aterosclerosi, già in giovane età.

Fumo e adolescenti: un binomio preoccupante
Se un tempo si iniziava a fumare con le classiche “bionde” rubate di nascosto, oggi il panorama è cambiato. I dispositivi a tabacco riscaldato e le sigarette elettroniche, spesso presentati come alternative “meno dannose”, stanno conquistando sempre più ragazzi. Ma sono davvero innocui? Gli esperti dicono di no.

Anche se la combustione è assente, questi prodotti contengono comunque nicotina e altre sostanze chimiche che possono alterare il sistema cardiovascolare. E il problema è che molti adolescenti li usano con una frequenza maggiore rispetto alle sigarette tradizionali, convinti che siano meno pericolosi.

Un rischio che cresce nel tempo
Uno studio pubblicato su Circulation, la rivista dell’American Heart Association, ha evidenziato che i giovani fumatori presentano già segni di stress ossidativo e infiammazione nelle arterie, indicatori precoci di malattie cardiovascolari. In pratica, il danno si accumula nel tempo e il cuore può pagarne le conseguenze anche dopo anni dall’ultima sigaretta.

Non solo: chi inizia a fumare da adolescente ha molte più probabilità di sviluppare una dipendenza a lungo termine, rendendo più difficile smettere e ridurre i danni nel tempo.

Come proteggere il cuore dei giovani?
La soluzione, secondo gli esperti, è una maggiore consapevolezza. Serve un’informazione più chiara sui rischi, sfatando il mito che alcuni dispositivi siano “sicuri” o che il fumo faccia meno danni se iniziato in giovane età. Educare i ragazzi sulle conseguenze del fumo per il cuore, fin dai primi anni di scuola, potrebbe essere la chiave per invertire questa tendenza.

Nel frattempo, chi ha già iniziato a fumare ha ancora tempo per proteggere il proprio cuore: smettere prima dei 30 anni può ridurre significativamente il rischio di sviluppare patologie cardiovascolari. Il messaggio, quindi, è chiaro: prima si dice addio al fumo, più il cuore ringrazia.

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