A2A: Margine operativo lordo a 1.804 milioni di euro, crescita del 33%

- di: Barbara Leone
 
Ottime performance per il Gruppo A2A, che ha concluso i primi nove mesi del 2024 con risultati economico-finanziari straordinari, registrando un significativo aumento del Margine Operativo Lordo (EBITDA) e dell’Utile Netto, e rivedendo al rialzo la guidance per l’intero anno. Il percorso di crescita è stato sostenuto dall’incremento degli investimenti in infrastrutture strategiche per la transizione ecologica, focalizzati su energie rinnovabili, decarbonizzazione e sviluppo dell’economia circolare. L’azienda rafforza la sua presenza nel settore della finanza sostenibile, confermando il proprio impegno verso un futuro green.

A2A: Margine operativo lordo a 1.804 milioni di euro, crescita del 33%

“Le ottime performance economico-finanziarie ottenute nei primi nove mesi del 2024 hanno consentito di procedere più speditamente negli investimenti previsti dal nostro Piano. I risultati di questo terzo trimestre confermano ulteriormente la consistenza della nostra strategia: abbiamo raggiunto un utile netto mai realizzato prima di oltre 700 milioni di euro, superando quanto registrato in tutto il 2023 - commenta Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A -. Con questi risultati abbiamo potuto rivedere al rialzo la guidance per il 2024, con un EBITDA atteso tra 2,28 e 2,32 miliardi di euro e un utile netto ordinario di Gruppo tra 0,80 e 0,82 miliardi di euro. Si tratta di obiettivi importanti che ci consentono di sostenere la competitività e accelerare nel percorso intrapreso per lo sviluppo di infrastrutture strategiche per la transizione ecologica del Paese”-

Nel dettaglio, A2A ha registrato nei primi tre mesi del 2024 un EBITDA di 1.804 milioni di euro, con un incremento del 33% rispetto al 2023 (1.357 milioni di euro). Anche l’Utile Netto ha subito un netto miglioramento, passando da 425 milioni a 713 milioni di euro, con una crescita del 68%. I ricavi complessivi sono stati pari a 9.097 milioni di euro, registrando però un calo del 17% rispetto allo stesso periodo del 2023, dovuto principalmente alla flessione dei prezzi delle commodities energetiche. Questa fluttuazione nei prezzi ha avuto un impatto su tutto il settore, ma A2A è riuscita a mitigare l’effetto negativo, concentrando l’attenzione su efficienza operativa e crescita interna. In virtù dei risultati conseguiti, A2A ha rivisto al rialzo la guidance per l’intero anno. Si stima che per il 2024 il Gruppo raggiungerà un EBITDA compreso tra 2,28 e 2,32 miliardi di euro, e un Utile Netto Ordinario di Gruppo tra 0,80 e 0,82 miliardi di euro. Queste previsioni ottimistiche riflettono le solide performance delle Business Unit “Generazione & Trading” e “Mercato”, che si sono dimostrate resilienti e capaci di affrontare le sfide del settore energetico.

Il Gruppo prosegue con determinazione nei propri investimenti, destinando 898 milioni di euro nei primi nove mesi del 2024, con un aumento del 13% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questi investimenti sono diretti verso lo sviluppo di impianti fotovoltaici e il miglioramento delle reti, favorendo la decarbonizzazione e l’efficientamento della generazione energetica. L'obiettivo del gruppo è aumentare la flessibilità operativa e la sostenibilità delle proprie attività, rispondendo alle esigenze sempre più stringenti della transizione ecologica e del contrasto al cambiamento climatico. Nel segmento della generazione di energia, A2A si è focalizzata su un mix produttivo orientato a fonti rinnovabili, con il 55% dell’energia prodotta proveniente da idroelettrico, eolico e fotovoltaico. Complessivamente, la produzione di energia da fonti rinnovabili è stata di 4,9 TWh nei primi nove mesi del 2024, segnando un importante passo verso l’obiettivo di un portafoglio energetico completamente green. In parallelo, la Società ha partecipato all’asta del capacity market organizzata da Terna per il 2025, riuscendo a garantire l’intero portafoglio di capacità offerto, pari a circa 4,6 GW. Questo include un mix di impianti a gas e rinnovabili che garantiranno stabilità e flessibilità alla rete energetica, a supporto della transizione ecologica. L'impatto economico di questa assegnazione porterà un contributo economico stimato per il 2025 superiore di 60 milioni di euro rispetto alle previsioni iniziali.

Inoltre, la Società ha avviato numerosi progetti innovativi, contribuendo alla sostenibilità energetica attraverso collaborazioni strategiche. Uno dei progetti più rilevanti è la partnership industriale con DBA Group e Retelit, la prima in Italia per il recupero di calore dai Data Center, che sarà destinato al teleriscaldamento urbano. Questo sistema permetterà di fornire calore a 1.250 famiglie in più all’anno, generando un risparmio energetico di 1.300 tonnellate equivalenti di petrolio (TEP) e prevenendo l’emissione di 3.300 tonnellate di CO2. Un altro progetto innovativo riguarda Bergamo, dove la rete di teleriscaldamento è stata ampliata senza l’uso di combustibili fossili, grazie a un accordo per recuperare il calore generato dal termovalorizzatore Rea Dalmine. Questa iniziativa permetterà di riscaldare fino a 11.000 appartamenti aggiuntivi, con un significativo impatto positivo sulla sostenibilità della città. A livello infrastrutturale, il Gruppo ha stretto un accordo con SEA per installare un impianto fotovoltaico all’aeroporto di Milano Linate, con una capacità di produzione annuale di oltre 10 GWh. Questo progetto si inserisce nel quadro della partnership per la decarbonizzazione degli aeroporti milanesi, avviata nel 2022 dopo l’acquisizione di SEA Energia, ora rinominata A2A Airport.

Sul fronte della sostenibilità, A2A si distingue da sempre per il proprio impegno a ridurre l’impatto ambientale, perseguendo una drastica riduzione delle emissioni di CO2 (Scope 1 + Scope 2) del 33% rispetto ai primi nove mesi del 2023. Il Gruppo ha destinato il 73% degli investimenti ad attività ammissibili secondo i criteri della Tassonomia Europea, dimostrando una forte coerenza tra le iniziative aziendali e le normative ambientali dell'UE. A livello di finanza sostenibile, A2A ha intensificato l’uso di strumenti finanziari verdi per supportare i progetti in economia circolare. Dopo il successo della prima emissione obbligazionaria perpetua subordinata ibrida in formato green e la sottoscrizione di un bridge loan da 600 milioni di euro, il Gruppo ha ottenuto anche un nuovo finanziamento bancario in formato green, utilizzato per sostenere progetti volti a migliorare la sostenibilità delle proprie operazioni.

L’azienda ha chiuso i primi nove mesi del 2024 con una Posizione Finanziaria Netta (PFN) pari a 4.011 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 4.683 milioni registrati al 31 dicembre 2023. Questo risultato è frutto di un flusso di cassa operativo che ha coperto sia gli investimenti sia i dividendi. Escludendo gli effetti delle variazioni di perimetro e dell’emissione del bond ibrido, la PFN si attesterebbe a 4.688 milioni di euro, mostrando una gestione prudente ed efficace delle risorse finanziarie. Il rapporto PFN/EBITDA, che misura la leva finanziaria del Gruppo, è sceso a 1,7x. Considerando il bond ibrido come equity, il rapporto si attesterebbe a 2,0x, in calo rispetto al 2,4x del dicembre 2023. Un elemento distintivo del modello finanziario di A2A è la crescente incidenza del debito sostenibile, che rappresenta il 77% del debito lordo complessivo del Gruppo, rispetto al 67% dell'anno precedente.

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