Usa: a causa dell'inflazione, la fiducia dei consumatori è scesa anche a maggio

- di: Diego Minuti
 
La fiducia dei consumatori statunitensi è scesa a maggio quando la visione degli americani sulle loro prospettive presenti e future è svanita a causa della persistente inflazione. L'indice di fiducia dei consumatori è sceso a 106,4 a maggio da 108,6 di aprile. Anche l'indice della situazione attuale del gruppo di ricerca sulle imprese, che misura la valutazione da parte dei consumatori delle attuali condizioni aziendali e di lavoro, è sceso a maggio a 149,6 da 152,9 di aprile. E' calato anche l'indice delle aspettative, basato sulle prospettive semestrali dei consumatori per le condizioni di reddito, imprese e mercato del lavoro, scendendo a maggio a 77,5 da 79 di aprile. A febbraio era sopra quota 80.  C'è intanto attesa per l'incontro tra Biden e il presidente della Federal Reserve, Powell, il primo dopo la conferma di quest'ultimo alla guida della Fed per un secondo mandato.

Un incontro che avrà al centro l'inflazione, contro cui la Federal Reserve ha alzato di mezzo punto il suo tasso debitore principale all'inizio di maggio. E' stato il primo di una serie annunciata di rialzi. L'inflazione è aumentata vertiginosamente nell'ultimo anno al ritmo più veloce degli ultimi 40 anni, con un aumento generalizzato dei prezzi che ha annullato gli aumenti salariali degli americani. Il dipartimento del Lavoro ha riferito a maggio che i prezzi al consumo sono aumentati dell'8,3% il mese scorso rispetto a un anno fa. Era al di sotto dell'aumento dell'8,5% anno su anno a marzo, che era il più alto dal 1981. Su base mensile, i prezzi sono aumentati dello 0,3% da marzo ad aprile, il più piccolo aumento in otto mesi. I prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono aumentati dell'11% ad aprile rispetto all'anno precedente, un forte aumento che indica che l'inflazione elevata rimarrà un peso per i consumatori e le imprese nei prossimi mesi. I consumatori sono stati ancora una volta leggermente meno ottimisti riguardo al mercato del lavoro. Questo nonostante il fatto che i datori di lavoro statunitensi hanno aggiunto almeno 400.000 posti per 12 mesi consecutivi, spingendo il tasso di disoccupazione al 3,6%. Questo è il tasso più basso dallo scoppio della pandemia due anni fa e appena al di sopra del minimo di mezzo secolo del 3,5% raggiunto due anni fa. Secondo il Conference Board, le intenzioni di acquisto di articoli di grande valore - automobili, case e grandi elettrodomestici - si sono leggermente raffreddate. L'aumento dei costi rimane la principale preoccupazione per i consumatori, poiché le loro aspettative di inflazione sono rimaste per lo più invariate rispetto ai livelli elevati di aprile.
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