Piccole e medie imprese italiane: da Cdp, Fei e Mcc 10 miliardi con la garanzia Ue

- di: Barbara Leone
 
Un accordo volto ad attivare nuova finanza per dieci miliardi di euro di prestiti da parte del sistema bancario a favore delle piccole e medie imprese italiane. È questo il principale obiettivo dell’iniziativa realizzata da Cassa depositi e prestiti (Cdp) insieme al Fondo europeo per gli investimenti (Fei, parte del Gruppo Bei) e a Mediocredito centrale (Mcc), gestore del Fondo di garanzia per le Pmi. Il progetto consentirà di raggiungere un totale di quindici miliardi di euro di finanziamenti e di rafforzare la collaborazione delle istituzioni già coinvolte nell’intesa sottoscritta lo scorso settembre, che aveva già attivato risorse per cinque miliardi. L’accordo, finalizzato a potenziare ulteriormente la capacità operativa del Fondo Pmi a sostegno del tessuto produttivo italiano, rappresenta una delle più rilevanti operazioni in termini di volumi garantiti dal Gruppo Bei nell’ambito del Fondo europeo di garanzia e fa parte del pacchetto di misure da 540 miliardi di euro approvato dall’Unione europea per rispondere all’impatto economico della pandemia. Si prevede che complessivamente, attraverso la garanzia offerta dal Fondo Pmi di Microcredito centrale, gli accordi siglati sosterranno l’accesso al credito a condizioni vantaggiose di circa 90 mila piccole e medie imprese italiane esposte alle conseguenze economiche della crisi pandemica e della guerra in Ucraina: il triplo rispetto alle 30 mila stimate per l’intesa raggiunta a settembre, puntando così a salvaguardare anche i livelli occupazionali.

“Con questa operazione - ha dichiarato Dario Scannapieco, Amministratore delegato di Cdp - si rafforza la collaborazione con il Gruppo Bei e con Mediocredito centrale con l’obiettivo di generare un impatto positivo sugli investimenti e sui livelli occupazionali in Italia. Cdp svolge un ruolo strategico nel consentire alle risorse europee di attivare nuova finanza per le aziende italiane e ancora una volta conferma la vicinanza alle Pmi esposte alla crisi pandemica, per favorire i loro piani di sviluppo e contribuire alla ripartenza del tessuto imprenditoriale del nostro Paese”. Gli fa eco Bernardo Mattarella, Amministratore delegato di Mcc, che ha commentato così l’operazione: “Si tratta di un’operazione che rafforzando la capacità operativa del Fondo di garanzia consente un maggior sostegno per le Pmi italiane, soprattutto in una congiuntura economica ancora complessa. La collaborazione con Cdp e il Gruppo Bei conferma il ruolo istituzionale di Mediocredito centrale che, attraverso la costruzione di partnership strategiche, persegue l’obiettivo di favorire lo sviluppo delle piccole e medie imprese e accrescere la competitività del sistema Paese”.

Nel dettaglio, la struttura dell’intera operazione si basa su un portafoglio di nuove garanzie originate dal Fondo Pmi fino ad un ammontare massimo di 12,5 miliardi di euro, di cui Cdp contro-garantirà l’80% (quindi fino a 10 miliardi di euro). Cdp beneficerà a sua volta di una contro-garanzia concessa dal Fei, di cui la Banca europea degli investimenti (Bei) è il principale azionista, a valere su risorse Feg. Grazie all’effetto leva dello schema operativo si stima che potranno essere attivati nuovi prestiti alle Pmi per oltre 15 miliardi di euro complessivi (ai nuovi 10 miliardi di euro si sommano i cinque miliardi della prima operazione). “Questa operazione - ha affermato Gelsomina Vigliotti, Vicepresidente Bei - rappresenta l’intervento più rilevante del Gruppo Bei in termini di volumi garantiti dal Fondo Europeo di Garanzia, appositamente creato nel 2020 per far fronte alle conseguenze della crisi pandemica. Sulla base dell’accordo preso lo scorso settembre e grazie alla solida partnership tra il Gruppo Bei, Cdp e Mcc, supporteremo le esigenze di investimento di oltre 90.000 Pmi italiane per promuovere una crescita inclusiva e sostenibile in Italia”. Mentre Alain Godard, Ceo del Fei, ha aggiunto: “Grazie alla loro impareggiabile rete distributiva in Italia, Cdp e Mcc sono partner chiave per raggiungere il maggior numero di imprese nel territorio. Sono lieto di vedere che il Fondo europeo di garanzia, parte integrante del pacchetto di aiuti dell’Unione europea da 540 miliardi di euro concordato nel 2020 per contrastare la crisi economica causata dalla pandemia, sta dimostrando di essere uno strumento chiave per rilanciare l’economia Europea, sostenendo le piccole e medie imprese con problemi di capitale circolante e di liquidità”.
Il Fondo di garanzia per le Pmi, gestito da Mediocredito centrale per conto del Ministero dello Sviluppo Economico, ha rappresentato il principale strumento operativo pubblico per fronteggiare la crisi pandemica a sostegno delle imprese italiane. Da marzo 2020 ad oggi, infatti, sono pervenute circa 2,7 milioni di richieste di garanzia a copertura di oltre 243 miliardi di euro di finanziamenti.
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