Lo schiaffo di Pd e 5S alla Sacra Famiglia
- di: Barbara Leone
Può mai incutere disagio o timore l’immagine di una madre che stringe il suo bambino a sé? Evidentemente sì, parola del Pd. E abbiamo pure fatto la rima. Della serie: stavamo scarsi a fesserie. Per onor di cronaca a far da apripista ad una tale, e consentiteci becera, castroneria è stata la Cgil di Venezia. Che per prima ha chiesto a gran voce di rimuovere l’icona della Sacra Famiglia esposta all’ingresso del reparto Ginecologia e ostetricia dell’Ospedale Civile. Il motivo? Potrebbe “mascherare comportamenti da Stato etico che non possono trovare in alcun modo cittadinanza a Venezia”. Vabbè che il vino da quelle parti è buono, ma forse hanno alzato un po’ troppo il gomito. Perché per spararla così grossa o sei stolto, o ubriaco. O, magari, semplicemente in cattiva fede. Ed a proposito di fede… Non occorre di certo esser cattolici osservanti e praticanti per pensare che stanno fuori come dei balconi. E sono in ottima, si fa per dire, compagnia. Dopo la Cgil, infatti, arriva in pompa magna anche l’esagitata e patetica ramanzina targata Pd. “Chiediamo che si rimuovano immediatamente tutte le rappresentazioni religiose che vanno contro la sensibilità delle donne e il rispetto dei loro diritti”, tuonano i pidioti dalle calle che dolcemente s’aggrappano al Ponte dei Sospiri. Anche se qui, a dire il vero, a sospirare siamo noi. E non certo d’amore, ma di vergogna per loro. Perché cosa stracaspiterina c’azzeccano i diritti delle donne con l’icona della Madonna? Mumble mumble… Per quanto assurdo e tortuoso, riusciamo a sciogliere l’arcano e a districarci tra le vie di questo tenebroso ed inquietante percorso mentale.
In pratica questi sciamannati dicono: se una donna in dolce attesa viene qui per abortire e vede la Madonna, potrebbe venir folgorata sulla via dei pannolini. Potrebbe turbarsi, commuoversi e venir colta da dubbi e tremori tali da disdire l’appuntamento, girare il sedere e tornarsene a casa per preparare il corredino per il pupo. Ergo: quell’icona lede i diritti delle donne. Che poi, come se l’Italia intera non fosse, per fortuna, piena zeppa di opere d’arte che hanno per protagonista la Madonna, il Bambinello, San Giuseppe e pastorelli vari. Vuoi vedere che una donna che vuole abortire tra un po’ viene turbata pure dal presepe? Ma qui siamo alla follia blu. Anzi, rosso Pd. Ma non solo. Tempo un nanosecondo, infatti, questa grottesca e volgare boutade ha oltrepassato la Laguna sino ad assumere i chiaroscuri della polemica nazionale che s’è allargata a macchia d’olio anche ad altri fronti. E così dopo i pidioti è la volta dei grullini, che per bocca della senatrice Pirro apodittica sentenziano: è uno schiaffo alla laicità dello Stato. E invece lo schiaffo, metaforico s’intende, ce lo strappano loro dalle mani. Poi si chiedono come mai tracollano al 15 per cento! Non ne azzeccano una, manco per sbaglio. Invece di battersi per il diritto al lavoro delle donne anche nel caso di inaspettata gravidanza, invece di incrementare le politiche del welfare, invece di mettere le coppie in condizione di avere serenamente dei figli senza dover fare il triplo salto carpiato ogni dì… questi che fanno? Se la prendono con l’immagine della Sacra Famiglia che sommuoverebbe l’animo delle donne in procinto di metter fine alla gravidanza. Certo che ce ne vuole di fantasia per arrivare ad una siffatta conclusione. Anzi, più che voli di fantasia questi sono dei veri e propri film mentali. Le comiche finali.