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La caduta degli Dei

- di: Barbara Bizzarri
 
Spesso si dice che bellezza, ricchezza, blasone non facciano la felicità: ma chi non ci crede di solito è brutto e povero, perché è la verità. Ultima di una lunga serie di bac(i)ati dalla sorte che però perdono la brocca è Virginia Sanjust di Teulada, bellissima figlia di Antonellina Interlenghi nonché nipote di Franco Interlenghi e Antonietta De Pascale, in arte Antonella Lualdi: proprio lei, che negli anni Cinquanta era una diva al pari di Sofia Loren e Lucia Bosè, si è ritrovata nel 2020 ad essere minacciata dalla nipote, che le ha pure devastato casa alla ricerca di pecunia e per questo si è beccata una denuncia per danneggiamento e tentata estorsione: insomma, una bieca questione di soldi (sempre quelli).  Meno male che tempo fa, durante un’intervista, a chi le chiedeva se la nipote fosse più brava o raccomandata, l’incauta rispondeva: “Brava, perbacco. È piena di talento, di grazia, di sensibilità”, e per fortuna, altrimenti le avrebbe raso al suolo casa. Ah, cuor di nonna. Del resto, Virginia ha appena dichiarato che è vero, ha sfasciato la casa della nonna, però lei vale più delle case, come se una affermazione di questo genere avesse un significato qualsiasi: infatti, la Procura di Roma ha rinviato a giudizio Sanjust, attesa in tribunale dove sarà giudicata con rito abbreviato il 6 marzo. La parabola (discendente) di Virginia inizia nel lontano 2003 quando la Rai la promuove sul campo a “signorina buonasera” (sembra un secolo fa, quando c’erano ancora le annunciatrici). Bella e con ottimo pedigree, certo, ma ciò non basta per mettere a tacere le illazioni che davano cotanta assunzione quale ovvia conseguenza della liason fra la rampolla e il Cavaliere che per lei, pare, avesse decisamente un debole, tanto da averle regalato una casa a Campo de’ Fiori e 150mila euro (vabbè, robetta, per uno come lui).

Virginia Sanjust, il declino della signorina buonasera

Però tutte le cose belle hanno una fine, e nel 2004 Virginia divorzia da Federico Armati, all’epoca agente del Sisde, sposato nel 1998 (che aveva testimoniato delle lunghe telefonate, dei regali e degli appuntamenti della sua ex moglie con l’allora presidente del consiglio), e diventa inviata speciale del programma “Una giornata particolare” su Rai 1: sembrerebbe il promettente inizio di una carriera di successo, ma dopo qualche anno e parecchi rumors per la sua “relazione particolare”, come la chiamava lei, ha inizio un lungo anonimato, che termina nell’aprile 2020, quando, in pieno lockdown, finisce agli arresti in una casa di cura: un quarantenne conosciuto qualche mese prima si rifiuta di trasformare il rapporto in una relazione stabile, e Virginia va in tilt. Verrebbe da dire che, tutto sommato, una se ne potrebbe anche fregare e inviare il tapino laddove merita, invece la ragazza ci resta male e non si rassegna. Piomba sul luogo di lavoro di lui, si piazza nell’androne del condominio in Prati dove abita, lo pedina in giro per la città, vandalizza pure casa sua (allora è un’abitudine) rompendo i vetri delle finestre con i cocci di un vaso di terracotta per entrare e attenderlo in salotto, facendogli prevedibilmente rischiare l’infarto, una volta chiama i vigili del fuoco per entrare nell’appartamento (che poi scopriranno non essere il suo), ferisce i carabinieri che vanno a chiederle lumi e, alla fine, come prevedibile e dopo l’ennesima irruzione, nel febbraio 2020 il tizio, stremato, la denuncia: “Punta su una convivenza con la forza. È instabile”. Una situazione piuttosto inquietante, che, però, le forze dell’ordine conoscono bene: “Si precisa che la Sanjust di Teulada è conosciuta a questi uffici - si legge nella comunicazione di reato fatta dal commissariato Prati alla Procura - in quanto, in altre occasioni, sono state sporte denunce per fatti analoghi da uomini che lei comunque aveva sedotto, e poi gli aveva creato situazioni di disagio ponendo in essere comportamenti illeciti, interferendo nelle quotidiane abitudini di vita”: in pratica, un autentico crollo dell’aplomb ereditato, in teoria, dal nobile genitore sardo. Il pm Antonio Verdi, in sede di richiesta di rinvio a giudizio della 45enne, però, ha riqualificato il reato di atti persecutori in violazione di domicilio e disturbo del riposo degli altri condomini: a breve l’ardua, mai come in questo caso, sentenza.
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