Kairos - Infrastrutture: outlook 2023 positivo, un cambio di traiettoria?

- di: Oriana Bastianelli, portfolio manager del fondo KIS KEY
 
La reazione dei mercati da inizio anno ci racconta di un ciclo economico destinato a rallentare in modo meno marcato rispetto a quanto prezzato in uscita dal 2022.  

In questo contesto la parte più ciclica del settore infrastrutturale, ovvero le infrastrutture per il trasporto, ha reagito molto bene. L’outlook rimane positivo, la riapertura della Cina è un driver importante per gli aeroporti e si vedrà soprattutto nella seconda parte dell’anno.

Il settore utilities ha molti temi aperti nel 2023, parte sicuramente da un potenziale minor rischio regolatorio di interventi governativi per la tutela di famiglie e imprese a seguito della repentina discesa dei prezzi del gas.

L’Unione europea ha aperto ampi tavoli di discussione sulla riforma del mercato elettrico e su ulteriori incentivi al mercato delle rinnovabili, sulla scia di quanto avvenuto negli Stati Uniti. Il peggio ci sembra comunque alle spalle.

Il settore delle torri per le telecomunicazioni ci aspettiamo continui a beneficiare della visibilità dei flussi di cassa e dell’ancoraggio all’inflazione.

Pe finire, il settore real estate è stato il più penalizzato nel corso del 2022 dal movimento dei tassi: la retorica sul tasso non è cambiata, le Banche Centrali recentemente ci hanno confermato un ciclo di rialzi che continuerà nel 2023.  A cambiare da inizio anno è stata l’ampia apertura del mercato del credito in termini di rifinanziamenti e un fortissimo movimento di ricopertura degli short sul settore. Riteniamo che il tema principale del 2023 sarà l’appetito degli investitori professionali per transazioni di taglia medio/grande.

Per le infrastrutture per il trasporto, soprattutto aeroporti, sarà importante monitorare l’equilibrio che le compagnie aeree vorranno mantenere fra gestione del pricing e capacità messa a disposizione. C’è inoltre il tema del reopening della Cina che citavamo prima, anche per le ricadute sulla spesa retail - considerate che alcune delle categorie dei passeggeri asiatici spendono un multiplo del viaggiatore medio.

Per le utilities i temi saranno relativi alla gestione del debito, rischio di credito e politiche di copertura sulle commodities - principalmente gas - insieme a tutti i tavoli di lavoro avviati ed aperti in sede di Comunità Europea.

Il settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni non dovrebbe rivelare grosse sorprese sulla prevedibilità dei propri flussi di cassa.

Per il settore real estate, come dicevamo in precedenza, sarà importante monitorare la gestione del debito e l’appetito degli investitori professionali internazionali per portafogli di medio/grandi dimensioni.

Il settore delle infrastrutture parla di asset reali, di protezione all’inflazione, di domanda inelastica e di visibilità dei flussi di cassa.

Il repricing negativo legato al movimento dei tassi è stato importante nel corso del 2022. Come sempre succede, il mercato anticipa e i multipli del settore si sono compressi.

Vediamo una discesa significativa delle pressioni inflattive soprattutto nella seconda parte dell’anno e questo potrà portare ad un atteggiamento più conciliante delle Banche Centrali con conseguenti effetti positivi sulla valutazione degli asset che tornerebbero a prezzare la crescita degli utili.

Lato ciclo, nel corso del 2023 ci aspettiamo momenti in cui la traiettoria scontata dai mercati da inizio anno univoca possa essere rimessa, seppure temporaneamente, in discussione.

Riteniamo pertanto che una strategia di investimento flessibile rappresenti un valore nel 2023 soprattutto dopo il forte repricing di inizio anno. 

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