IG Italia - NFP: a febbraio creati 311 mila posti di lavoro, tasso di disoccupazione al 3,6%

- di: Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia
 
L’US Bureau of Labor Statistics (BLS) ha comunicato che, nel mese di febbraio, nei settori non agricoli, si è registrato un aumento di 311 mila nuovi posti di lavoro, dato migliore rispetto alle attese del consensus (+200k nuovi impieghi). Il tasso di disoccupazione si attesta al 3,6%  (aspettative al 3,4%).

Riviste al ribasso le cifre dei mesi scorsi (-34 mila posti di lavoro in totale rispetto alle stime precedenti). Il dato di dicembre è stato rivisto al ribasso di 21 mila unità a +239k, quello di gennaio di 13 mila a +504k.

Il tasso di partecipazione alla forza lavoro si è attestato al 62,5% (ancora ben lontano dai livelli di febbraio 2020 quando si attestava al 63,3%). I salari medi salgono dello 0,2% m/m (consensus +0,3%). I salari sono saliti del 4,6% a/a (consensus +4,7%, mese precedente al +4,4% a/a).

Dati contrastanti. Futuro incerto sulle prossime mosse della FED

I dati sul mondo del lavoro statunitense sono stati contrastanti. Bene la creazione di posti di lavoro ma deludenti sia la crescita del tasso di disoccupazione che l’aumento dei salari. Il mercato azionario, a nostro avviso, ha reagito, inizialmente, in modo positivo perchè queste cifre macro non daranno abbastanza argomentazioni ai membri più falchi per accelerare il processo di rialzo dei tassi di interesse. Al momento le probabilità di un aumento di 50 pb del costo del denaro nel prossimo meeting del FOMC del 21/22 marzo sono molto vicine al lancio di una monetina.

Il primo dato macroeconomico significativo dopo le parole di Powell al Congresso non ha portato elementi sufficienti per capire quale sarà la prossima mossa della FED, che rimane un rebus di difficile risoluzione. Il prossimo dato da monitorare con particolare attenzione sarà l’andamento dei prezzi al consumo che potrebbe dare qualche indizio in più probabilmente decisivo.

Solo con un’inflazione di febbraio ancora molto forte su livelli alti e senza indicazioni di rallentamento la Federal Reserve dovrebbe mostrare il proprio atteggiamento deciso e fermo contro le pressioni inflazionistiche e aumentare i tassi di interesse di 50 pb nel prossimo meeting di marzo. Tuttavia crediamo, che in caso contrario, le scelte del FOMC saranno diverse e si continuerà con rialzi graduali per non creare troppa instabilità finanziaria.

Il nostro scenario base rimane, al momento, ancora invariato su quattro rialzi consecutivi dei tassi d’interesse da parte della FED di 25 punti base nelle prossime riunioni di marzo, maggio, giugno e luglio, portando il costo del denaro negli Stati Uniti a un terminal rate di 5,50%-5,75%.
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