Firmato protocollo fra Ministero Giustizia e FS per il reinserimento dei detenuti

- di: Barbara Bizzarri
 
“Mi riscatto per il futuro” è il protocollo di intesa firmato dal Ministro della Giustizia, Marta Cartabia, e l’AD di Gruppo FS, Luigi Ferraris, che si propone di reinserire i detenuti nella collettività mediante un percorso volto a favorire istruzione, orientamento e formazione professionale per sostenere il coinvolgimento di chi è costretto in situazioni di emarginazione e disagio in percorsi formativi e tramite il valore vivificante della cultura restituire loro la dignità a cui hanno diritto. Il Gruppo FS sostiene da anni progetti di solidarietà in cui le stazioni ferroviarie, proprio per la loro peculiarità di crocevia di persone e vite in movimento, hanno visto nascere un nuovo sistema di welfare in cui si promuovono azioni di responsabilità sociale. “La firma di questo protocollo con il Ministero della Giustizia, che fa della formazione e del lavoro due importanti strumenti di inclusione sociale, conferma l’impegno del Gruppo FS nel sostenere progetti rivolti a persone in condizioni di fragilità e marginalità - ha commentato Luigi Ferraris -La solidarietà è un elemento cardine della sostenibilità sociale, e la sostenibilità permea ogni nostra attività. Vorrei ricordare in questo ambito i 18 Help Center ospitati nelle nostre stazioni che ogni anno operano oltre 49mila interventi di assistenza a persone in difficoltà, attivando percorsi di recupero e reintegro sociale. O, ancora, iniziative come il Treno Solidale, che assicura a chi non può permetterselo viaggi in treno per ricongiungimenti familiari o per partecipare a corsi di formazione”. Proprio per quanto riguarda il Treno Solidale, grazie a un accordo con gli istituti di pena fiorentini, il Gruppo FS ha messo a disposizione un plafond di biglietti ferroviari per facilitare l’incontro tra i familiari in visita ai propri cari o per favorire il ritorno in famiglia dei detenuti all’uscita dai penitenziari.

Il protocollo avrà una durata triennale e prevede la creazione di un tavolo di lavoro dai molteplici compiti, fra cui lo studio e la verifica delle iniziative avviate nell'ambito dell'accordo e finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Marta Cartabia, all’atto della firma, ha evidenziato il significato e gli obiettivi del progetto: “Collaborazioni con aziende prestigiose come il Gruppo FS, che operano a livello nazionale, costituiscono uno strumento indispensabile perché l'Amministrazione Penitenziaria possa adempiere al meglio al suo mandato istituzionale, offrendo opportunità formative e lavorative importanti per dare un senso alla pena. Aspetti simbolici in quest’accordo: Ferrovie dello Stato evoca l'idea di rete e connessioni, l’opposto dell'isolamento che generalmente si accompagna al mondo del carcere”. Finora sono stati sottoscritti 110 accordi finalizzati alla riabilitazione sociale della persona e anche questa iniziativa, come le altre, prevede il possibile coinvolgimento di partner internazionali. Sono circa 1.500 le persone in esecuzione pena coinvolte in interventi di manutenzione stradale, rifacimento di segnaletiche, manutenzione del verde pubblico, recupero del patrimonio ambientale e altre attività di rilevante impatto sociale. Le attività di formazione previste dall'accordo, diversificate per singoli progetti, saranno condotte dal personale del Gruppo FS e rivolte ai detenuti individuati in accordo con il Ministero. La formazione potrà essere svolta all’interno degli Istituti penitenziari e finalizzata all’insegnamento di mestieri antichi e nuovi connessi alle attività del Gruppo FS, come i meccanici di officina o i manutentori di impianti fotovoltaici, mentre interventi di pulizia nelle stazioni ferroviarie, attività di accompagnamento e assistenza rivolte a particolari tipologie di passeggeri sono solo alcuni esempi di mansioni che potranno essere assegnate ai detenuti. L'obiettivo è creare nuove competenze professionali per facilitare e avallare il traguardo di reintegro sociale. 
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