Giostre e attrezzature per parchi divertimento: per export Italia 1° in Ue

 
Nei giorni scorsi è nato in Confartigianato il gruppo “Costruttori di Attrazioni”, il cluster di imprese di produzione di attrezzatture e macchinari per attività di intrattenimento e divertimento. Per questa occasione l’Ufficio Studi ha pubblicato la Nota ‘Giostre, parchi di divertimento e produzione di giochi: imprese e made in Italy’ che fornisce una panoramica sul sistema imprenditoriale delle giostre, attrezzature dei parchi di divertimento e dei giochi in Italia, evidenziando la distribuzione delle imprese e degli occupati nel settore, nonché le tendenze relative alle esportazioni e alle importazioni.  In questo articolo evidenziamo alcuni dei principali punti del report.

Le imprese – La produzione di giostre conta 137 imprese, per due terzi (67,2%) nel triangolo Veneto-Emilia Romagna-Lombardia mentre la produzione di giochi conta 536 imprese, per oltre la metà (53,5%) in Lombardia, Emilia-Romagna, Campania e Piemonte. Nel totale della produzione di giostre e giochi operano 673 imprese e 2.762 addetti.  Il segmento della produzione di giostre mostra una quota di imprese artigiane pari al 27,0%, che sale al 34,7% nella produzione di giochi, entrambe superiori alla media del 21,3% rilevata per il totale economia.

L’analisi territoriale – Il comparto produttivo delle giostre e attrezzature per parchi di divertimento, evidenzia una marcata polarizzazione territoriale: un terzo (32,8%) delle imprese, infatti, opera in Veneto che conta 45 imprese, seguito a distanza dall’Emilia-Romagna con 26 imprese (19,0%) e dalla Lombardia con 21 imprese (15,3%). In chiave provinciale la maggiore presenza di imprese del settore si riscontra a Rovigo  con 15 imprese, pari al 10,9% del totale, Reggio Emilia con 12 imprese, pari all’8,8%, Modena e Padova, entrambe con 11 imprese ed una quota dell’8,0% sul totale e Vicenza con 10 imprese, pari al 7,3%.

Un quinto (25,7%) delle imprese della produzione di giochi opera in Lombardia dove si contano 138 imprese, seguita a distanza dall’Emilia-Romagna con 55 imprese (10,3%), dalla Campania con 49 imprese (9,1%) e dal Piemonte con 45 imprese (8,4%), quattro regioni che concentrano oltre la metà (53,5%) delle imprese del comparto.

Il made in Italy – L’export di giostre e giochi vale 403 milioni di euro, con Italia 7° esportatore in Ue a 27. Nel 2023 le vendite del made in Italy di giostre e giochi del settore sono in salita del 28,1% a fronte della ‘crescita zero’ del totale export.

Nelle esportazioni del settore in esame predomina l’export di giostre per cui l’Italia è il 1° esportatore nell’Unione europea con 261 milioni di euro, davanti a Paesi bassi e Germania.

I mercati – Per quanto riguarda la destinazione delle vendite del made in Italy di giostre, attrezzature per parchi di divertimento e giochi, il 60,9% viene assorbito dai mercato extra Ue. Il 71,2% delle vendite è destinato ai dieci paesi clienti: USA con 66 milioni di euro (16,3% del totale), seguito da Francia con 43 milioni (10,8%), Germania con 37 milioni (9,1%), Regno Unito con 30 milioni (7,5%), Messico con 24 milioni (5,9%), Spagna con 16 milioni (4,0%), Arabia Saudita con 18 milioni (4,5%), Polonia con 10 milioni (2,5%), Cina con 11 milioni (2,7%), Paesi Bassi con 11 milioni (2,7%) e Russia con 11 milioni (2,6%).
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