Crisi in Medio Oriente: colloquio d’urgenza dei leader del G7

- di: Barbara Leone
 
Meloni convoca conferenza straordinaria, condanna unanime contro l’Iran
Nonostante la gravità del conflitto, c’è uno spiraglio per fermare le armi, purché si parta da un punto fermo: la “ferma condanna all'attacco iraniano contro Israele”.
Con questa premessa, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha convocato d'urgenza nel pomeriggio una conferenza telefonica con i leader del G7, in risposta all’aggravarsi della crisi. Nel corso del colloquio – si legge in una nota di Palazzo Chigi – i leader hanno espresso “forte preoccupazione per l'escalation delle ultime ore” ribadendo che “un conflitto su scala regionale non è nell'interesse di nessuno” e che “una soluzione diplomatica è ancora possibile”.

Uno scenario in contino mutamento

La nota diffusa a seguito dell'incontro evidenzia che, in uno scenario in continuo mutamento, è stata condivisa la necessità di un’azione congiunta per ridurre le tensioni regionali. A tal fine, è stata richiamata l'importanza di applicare la Risoluzione 2735 riguardante Gaza e la Risoluzione 1701 per la stabilizzazione del confine israelo-libanese. Inoltre, è stato deciso di mantenere un canale di comunicazione costante tra i membri del G7 per monitorare la situazione e coordinarne gli sviluppi.

Nelle ore precedenti alla convocazione del G7, Meloni aveva già ribadito la posizione di ragionevolezza assunta dall'Italia sullo scacchiere internazionale, sottolineando l'importanza di promuovere il dialogo e di lavorare verso una de-escalation del conflitto, soprattutto alla luce delle recenti azioni militari. “L’Italia continuerà a impegnarsi per una soluzione diplomatica, anche in qualità di presidente di turno del G7”, aveva scritto la premier. Al termine della conferenza telefonica del pomeriggio odierno - comunica ancora Palazzo Chigi - i leader hanno “concordato di mantenersi in stretto contatto”.

Nel frattempo, la reazione israeliana all'attacco iraniano non si è fatta attendere. Il capo di Stato maggiore dell'esercito israeliano, il generale Herzi Halevi, ha ribadito la capacità dell’IDF (Forze di Difesa Israeliane) di “colpire con precisione e potenza” qualsiasi punto del Medio Oriente. Parlando della risposta militare, Halevi ha dichiarato: “Risponderemo. Sappiamo come individuare obiettivi importanti e sappiamo come colpire”. Il generale ha poi aggiunto che l'attacco iraniano è stato gestito con successo grazie al sistema di difesa aerea israeliano, il quale ha ridotto significativamente i danni, pur in presenza di circa 200 missili lanciati contro obiettivi civili israeliani. L'IDF ha evidenziato che l’attacco non ha provocato danni significativi, grazie alla “difesa di alta qualità”, e al comportamento civile responsabile della popolazione. Halevi ha inoltre lanciato un avvertimento ai nemici di Israele, affermando che coloro che non hanno ancora compreso la potenza delle forze israeliane “lo capiranno presto”.

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