Fumo cammina con me
- di: Barbara Bizzarri
L’ha detto in un’intervista a Sight and Sound, l’ha ribadito sui social: il leggendario David Lynch ha un enfisema, notizia che ha gettato nel panico i suoi ammiratori, preoccupati all’idea che non possa più dirigere film a meno che non lo faccia da remoto, prospettiva poco allettante per la nota maestria del regista nell’istruire gli attori sul set. L’ultimo film di Lynch, Inland Empire, risale al 2006 mentre è di aprile scorso la (brutale) notizia del rifiuto di Netflix di produrre Snootworld, un film di animazione scritto a quattro mani con Caroline Thompson, ovvero l’autrice di Edward Mani di Forbice e Nightmare Before Christmas per Tim Burton e del film La famiglia Addams del 1991. Lynch è ancora alla ricerca di finanziatori e, al riguardo, aveva commentato: “Non so di preciso quando mi sono venuti in mente gli Snoot, ma ho iniziato a disegnarli e a un certo punto da quegli schizzi è cominciata ad emergere una storia. Con Caroline abbiamo lavorato su una sceneggiatura. Avevo pensato che qualcuno potesse essere interessato a sostenere il progetto e quindi ho fatto un pitch a Netflix, ma è stato rifiutato. Snootworld è una favola vecchio stile: oggi sono considerate fastidiose, a quanto pare la gente non vuole vederle. Il mondo è diverso ed è più facile dire di no che dire di sì”.
Autore di culto di innumerevoli capolavori, da Blue Velvet a Twin Peaks a Mulholland Drive, David Lynch spiega con toni voluttuosi degni del suo cinema il motivo della sua malattia ed è talmente suadente da far sentire quasi l’odore mentre ricorda il piacere che “mi dà il profumo del tabacco, accendere una sigaretta e fumarla. Mi è piaciuto molto fumare, amo il tabacco, ma questo piacere ha un prezzo, e per me quel prezzo è l'enfisema. Sono passati più di due anni da quando ho smesso di fumare. Di recente ho fatto molti test e la buona notizia è che, a parte l'enfisema, sono in ottima forma. Mi sento molto felice e non andrò mai in pensione”, anche se, ammette, “sono costretto a stare a casa, che mi piaccia o no”.
L’enfisema, infatti, è una malattia cronica ai polmoni i cui sintomi potrebbero aggravarsi con il Covid. “Non posso uscire. Sarebbe pericoloso per me ammalarmi anche solo per un raffreddore” ha spiegato aggiungendo poi che la decisione di stare a casa è dovuta anche al fatto di poter “camminare limitatamente a un breve tragitto prima di rimanere senza ossigeno”. Ma, nella salute o nella malattia, David Lynch non smetterà mai di dirigere e ha informato i suoi fans che, nonostante l'enfisema, non si ritirerà. E sempre da perfetto gentleman, ha concluso il suo messaggio con una nota di ringraziamento: “Voglio che sappiate tutti che apprezzo molto la vostra preoccupazione. Con affetto, David”.