Fondo biblioteche, Ali: "misura da rinnovare"

 
Il mondo del libro ha chiesto al governo di confermare anche per il 2024 il fondo speciale di 30 milioni per le biblioteche e di renderlo strutturale anche per gli anni a venire. A chiederlo insieme Ali, l'Associazione dei librai italiani, l'Aib, l'Associazione italiana biblioteche e l'Aie, l'Associazione degli editori. "Senza questi fondi ogni anno due milioni di nuovi libri in meno a disposizione dei lettori", hanno scritto le Associazioni in una nota congiunta, mentre la legge di bilancio è in esame al Parlamento.

La misura, introdotta durante la pandemia e rinnovata di anno in anno, prevede l'acquisto straordinario di libri da parte delle biblioteche di pubblica lettura, delle biblioteche di istituti culturali e delle biblioteche pubbliche statali a condizione che questo avvenga tramite almeno tre librerie presenti sul territorio provinciale o della città metropolitana dove ha sede la biblioteca beneficiaria. La legge lettura del 13 febbraio 2020 aveva identificato nelle biblioteche e nelle librerie le due infrastrutture principali per sviluppare politiche attive per la promozione del libro e della lettura. L'introduzione del fondo aveva poi contribuito al consolidarsi di relazioni tra biblioteche e librerie. Con il mancato rinnovo della misura viene quindi a mancare uno stimolo importante per la filiera del libro, dall’autore al lettore.

"Siamo molto preoccupati - hanno spiegato i tre presidenti Paolo Ambrosini (Ali), Laura Ballestra (Aib), Innocenzo Cipolletta (Aie) - di questa possibile mancata conferma . Il nostro è un Paese che ha un forte bisogno di incrementare l’indice di lettura oggi pari, secondo la definizione ISTAT, al 39,3% della popolazione sopra i sei anni. Nel farlo, bisogna ridurre le diseguaglianze tra i cittadini, specie i più giovani, nell’accesso alla cultura. Le biblioteche sono un presidio fondamentale per raggiungere questi obiettivi. Questa misura, oltre ad aiutare le biblioteche, ha sostenuto concretamente tutta la filiera del libro, che poggia in massima parte sulla domanda privata, ma che oggi fatica a contrastare la perdita del potere d’acquisto delle famiglie".

L'ultimo appello di librai ed editori, dell'8 marzo scorso, ha inoltre ribadito l'importanza del rinnovo della misura, per dare soprattutto la possibilità alle biblioteche di pubblica lettura di disporre delle risorse necessarie per acquistare i libri da inserire nel loro circuito coinvolgendo in questa operazione le librerie del territorio. 

"Ci auguriamo che questa nostra richiesta possa trovare attenzione e ridare ai comuni e alle biblioteche le risorse necessarie per non privare l’infrastruttura biblioteca dello strumento principe per diffondere la lettura ovvero i libri, coinvolgendo le librerie con quello stesso meccanismo virtuoso che tanto ha contribuito alla ripresa dell’altra infrastruttura: la libreria", ha concluso Ali Confcommercio.
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