Covid-19: dietro-front OMS, ora non esclude fuga virus da laboratorio

- di: Diego Minuti
 
A oltre due anni dal primo manifestarsi del coronavirus in Cina e dopo che, in tutto il mondo, i decessi hanno superato il numero di 6,3 milioni, l'Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che serve un'indagine più approfondita per stabilire se l'origine della pandemia possa essere stata un incidente di laboratorio. Un cambio netto di direzione dell'Oms che negli ultimi due anni è stata fortemente criticata per avere escluso, sin troppo velocemente, che il virus sia ''sfuggito'' ad un laboratorio cinese, ipotesi che Pechino ha sempre respinto. Appena un anno fa, l'Organizzazione aveva definito come "estremamente improbabile" che il Covid-19 potesse avere avuto origine in un errore in un laboratorio di Wuhan, da dove poi si sarebbe esteso a tutto il mondo. Ora, in un rapporto reso noto ieri, un gruppo di esperti dell'OMS ha affermato che mancano ancora "pezzi chiave di dati" per spiegare come si è scatenata la devastate pandemia, pur dicendosi aperto alla valutazione di ''tutte le prove scientifiche che si renderanno disponibili in futuro per consentire un test completo di tutte le ipotesi ragionevoli".  Generalmente  l'identificazione della fonte di una malattia negli animali richiede anni, come conferma il fatto che gli scienziati hanno impiegato più di un decennio per individuare le specie di pipistrelli che erano state il serbatoio naturale per la SARS, simile al Covid-19.

Il rapporto potrebbe tornare a dare fiato alle accuse secondo cui l'OMS ha inizialmente accettato acriticamente le spiegazioni del governo cinese all'inizio dell'epidemia, che ha ucciso milioni di persone, contagiato un numero altissimo di soggetti, costretto decine di Paesi a attuare rigidi lockdown e sconvolto l'economia mondiale. Tra i più feroci critici dell'operato dell'OMS fu l'ex presidente americano Donald Trump che accusò l'Organizzazione di "collusione" con la Cina per coprire l'epidemia iniziale, citando i continui elogi pubblici del Paese da parte dell'agenzia sanitaria delle Nazioni Unite nonostante il rifiuto della Cina di condividere dati cruciali.Da rapporto si apprende ora che il direttore generale dell'OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus, a febbraio, ha inviato due lettere ad alti funzionari del governo cinese a febbraio chiedendo informazioni, compresi i dettagli sui primi casi umani di Covid-19 nella città di Wuhan. Ad oggi non si sa se l'iniziativa di Ghebreyesus abbia avuto riscontro da Pechino. Gli esperti scienziati dell'OMS hanno affermato che sono necessarie numerose ricerche, inclusi studi che valutino il ruolo degli animali selvatici e nei luoghi in cui il virus potrebbe essersi diffuso per la prima volta, come il mercato del pesce di Wuhan. Nel marzo 2021, l'OMS ha pubblicato un rapporto sulle origini di COVID-19 a seguito di una visita molto pubblicizzata e enfatizzata a Pechino, a conclusione della quale fu redatto un rapporto che affermava che il virus probabilmente si era diffuso negli esseri umani dai pipistrelli e che non c'erano prove che suggerissero un collegamento con un laboratorio.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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