Confindustria: Governo intervenga su prezzi di riferimento previsti da “Electicity Release”

 
Tra soli tre giorni per le imprese italiane scadrà il termine per sottoscrivere il contratto di cessione, una misura volta a ridurre il costo dell’energia, prevista dall’“Electricity Release”, introdotta dal Governo Draghi e pubblicata lo scorso ottobre. 

Il provvedimento sulle assegnazioni di energia rinnovabile a prezzi calmierati, rappresenta per l’industria un importante strumento per l’anno 2022 e prevede un costo di cessione di € 210 Mwh, stabilito però nel momento in cui il prezzo di mercato oscillava tra i 350 e 400 Euro. Oggi lo scenario è profondamente cambiato e il mercato ha già registrato un forte ribasso. Il provvedimento, inoltre, prevede anche la possibilità di ridurre il prezzo di cessione a € 180 a Mwh, non appena sia entrato in vigore il meccanismo di CAP al prezzo delle rinnovabili previsto dal Regolamento europeo n. 1854 del 2022.

Confindustria auspica quindi che il Governo intervenga con urgenza per modificare il prezzo di riferimento, rendendo la misura coerente con gli impegni previsti dal provvedimento e in linea con i prezzi previsti dai Regolamenti europei.
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