Confesercenti: la notte di San Silvestro fa accelerare il turismo
- di: Barbara Bizzarri
Il Centro Studi Turistici di Firenze, per conto di Confesercenti Assoturismo, ha condotto un’indagine su un campione di 1.334 imprenditori della ricettività, da cui si evince che per il weekend di Capodanno e per l’Epifania sono attese in Italia 10,2 milioni di presenze nelle strutture ricettive ufficiali, con una crescita del 9,2% sullo stesso periodo dello scorso anno, anche grazie al ritorno del turismo straniero.
Senza alcun dubbio, la settimana di Capodanno è la più importante per il turismo nella stagione invernale, con cui ci si augura di recuperare quanto perso in un autunno difficile, condizionato dall’aumento dei costi energetici e dal rallentamento fisiologico dei flussi turistici che, tuttavia, mostrano grande vitalità in questo ultimo scorcio del 2022: complessivamente, per il periodo delle feste, Assoturismo stima 13,8 milioni di presenze nelle strutture ufficiali, in aumento del 8,1% rispetto al 2021, di cui il 74% concentrato proprio nel periodo di Capodanno.
Particolarmente rilevante è l’incremento delle presenze estere (+19,5%): aumentano tedeschi e francesi, ma arrivano in forze anche svizzeri, britannici, olandesi e belgi. Tra i mercati extraeuropei, invece, le segnalazioni di aumento più significative sono per il mercato USA, con un gran ritorno dei turisti statunitensi, soprattutto nelle città d’arte, e arriva qualche timido segnale di ripresa anche dai turisti di Canada, Brasile e Cina.
Fra le mete più favorite, le città e i centri d’arte dovrebbero registrare un incremento del +11%, mentre per le località di montagna la stima di aumento è del +8,4%. Buone aspettative anche per le località di collina, campagna e per i laghi, con un incremento rispettivamente del +7,2% e del +6,2%. Aumenti più contenuti, ma comunque rilevanti, per località termali (+5,3%), marine (+5%) e di altro interesse (+3,1%). In generale, la tendenza risulterebbe leggermente migliore per le strutture extralberghiere (+9,1%) che per le alberghiere (+7,7%).
Dall’indagine emerge, inoltre, un andamento abbastanza uniforme tra le diverse aree del Paese: le previsioni migliori sono delle imprese del Centro (+9,1%) e del Nord Ovest (+8,2%), ma un trend positivo è atteso anche nel Nord Est (+7,9%) e nelle regioni del Sud e delle Isole (+6,7%). Una certa differenziazione si rileva, invece, in merito alla presenza degli stranieri: nelle aree del Nord Est e del Nord Ovest la quota della domanda dall’estero è stata segnalata rispettivamente al 42% e al 40%; nelle regioni del Centro dovrebbe attestarsi al 33%, mentre al Sud e Isole scenderebbe al 19%.