Asmel: 150 firme in poche ore per contestare le multe Istat arrivate ai Sindaci

 
A pochi giorni dall’apertura della campagna di sottoscrizione della Lettera Aperta al Presidente ISTAT per contestare le sanzioni comminate ai Sindaci per la mancata compilazione delle rilevazioni statistiche promossa da Asmel, oltre 150 Sindaci hanno già firmato come riportato anche dal quotidiano Avvenire e da Economy Magazine oggi. Tra i primi firmatari i sindaci di Lucera, Leonforte, Gassino Torinese, Nepi, Breganze, Motta Visconti, Pollenza, Monterenzio e Cesa. ASMEL da anni afferma che L’appesantimento procedurale e burocratico imposto dagli apparati centrali impedisce ai Comuni di adempiere adeguatamente e in maniera semplificata ai doveri del lavoro amministrativo. Nella lettera, infatti, si contesta la mancata attuazione dello scambio dati automatizzato tra Comuni e ISTAT in applicazione dell’articolo 12 del TUEL senza oneri a carico di nessuno e senza necessità di sanzionare alcuno, meno che mai i Sindaci. Come noto, i Comuni sono parte integrante del SISTAN, il Sistema statistico nazionale, la cui governance è in capo a ISTAT, MEF ed altri apparati centrali, tra cui ANCI. Il mancato rispetto della norma del Tuel è responsabilità diretta della governance del SISTAN e non del Comune singolo, il cui Sindaco si vede perciò sanzionato per mancanze altrui. Il Segr. Generale Asmel, F. Pinto sottolinea «che i Comuni versano, da sempre, un canone annuo ai fornitori per la manutenzione evolutiva dei software gestionali e, in ordine sparso, già trasmettono in automatico gran parte dei dati ad ISTAT. Basta che ISTAT indichi ufficialmente il tracciato delle informazioni richieste, e la circolarità automatizzata richiesta dalla legge si realizzerà in modo completo e uniforme senza oneri per nessuno evitando inutili contenziosi legati all’approccio autoritativo degli apparati centrali. L’esperienza ASMEL dimostra che la digitalizzazione, come tutte le innovazioni tecnologiche, si afferma con un approccio cooperativo e pervasivo, mai prescrittivo». Fa eco il Presidente Asmel, G. Caggiano «Sottoscrivere la lettera e quindi condividere la campagna è il modo più diretto e "istituzionale" per far entrare nelle stanze degli apparati centrali la voce indipendente e rappresentativa delle questioni di interesse concreto dei Comuni».
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