AIxGirl - Summer Tech Camp: una porta aperta verso il futuro
- di: Germana Loizzi
Lo scorso 28 aprile si è celebrato il Girls in Ict Day, giornata mondiale promossa dalle Nazioni Unite per sensibilizzare la popolazione sul tema del gender gap lavorativo tra uomini e donne nei settori tecnologici. Un divario, quello tra uomini e donne nel mondo tech, che è tutt’oggi considerevole. E soprattutto che non accenna a diminuire: basti pensare che secondo gli ultimi dati Eurostat l’Italia è quintultima per percentuale di donne impiegate nei settori Ict (16%). Solo Polonia (15%), Ungheria (12%), Malta (11%) e Repubblica Ceca (10%) fanno peggio di noi. Ecco perché è da elogiare un’iniziativa come AIxGirl - Summer Tech Camp, il primo Tech Camp gratuito completamente al femminile dedicato alle ragazze delle classi di quarta superiore che vogliono mettersi alla prova su materie legate all’Intelligenza Artificiale e Data Science. Un percorso formativo della durata di una settimana (che si svolgerà dal 24 al 30 luglio prossimi) in cui le partecipanti potranno immergersi completamente nel mondo AI e Data Science attraverso corsi di studio, incontri e confronti aperti con i professionisti del settore. L’obiettivo è, infatti, far conoscere le tecnologie della quarta rivoluzione industriale, per indirizzare le giovani verso la scelta di facoltà Stem al termine del loro percorso di studi liceali. Una porta aperta verso il futuro per le giovani donne, in un paese come l’Italia, dove la percentuale femminile nei mestieri tech è talmente bassa da farci meritare solo il 63esimo posto sui 153 indicati nella classifica del gender gap da parte del World Economic Forum.
Ideatrice e founder del progetto è Darya Majidi, Ceo di Daxo Group e Presidente dell’Associazione Donne 4.0, imprenditrice, scrittrice ed esperta di Intelligenza Artificiale, che dedica grande parte del suo tempo a sostenere la trasformazione digitale promuovendo networking ed empowering femminile. “Dobbiamo far emergere l’eccellenza femminile - ha commentato Darya Majidi -, coltivando i talenti attraverso un percorso di inclusione sociale che permetta alle giovani donne di sentirsi inserite in un sistema integrato e paritario. Così è nata l’idea di coinvolgere, orientare, informare e formare le ragazze che si apprestano a prendere un’importante decisione in merito al proprio percorso accademico in una sei giorni propedeutica allo sviluppo delle professioniste di domani. In modo particolare - ha aggiunto - daremo vita al primo Camp Tech tutto al femminile dedicato all’AI e alla Data Science. Questo sogno è stato realizzato grazie al supporto di Fineco Asset Management, che ringrazio”.
Il progetto, infatti, è stato fortemente voluto da Fineco Asset Management, società di gestione del risparmio con sede a Dublino, interamente partecipata da FinecoBank. “Stimolare la transizione verso una società più equa e accessibile è una priorità di tutti - ha dichiarato Fabio Melisso, Ceo di Fineco Asset Management -. La finanza può offrire il proprio contributo, supportando iniziative concrete, come questa, in grado di restituire qualcosa di tangibile alla comunità in cui opera e contribuire a favorire il cambiamento. La volontà - ha aggiunto Melisso - è quella di rafforzare il nostro impegno nella sostenibilità, in particolare sui temi della diversità e dell’inclusione anche attraverso un approccio che vada oltre le scelte di investimento. Il progetto rientra nel dna del nostro Gruppo, dove innovazione e tecnologia da sempre convivono in perfetta armonia”. Il Summer Tech Camp, come detto, è rivolto alle studentesse che abbiano concluso la quarta classe superiore, e che vogliano scoprire le frontiere più avanzate dell’Intelligenza Artificiale e della Data Science, non solo negli aspetti tecnici ma soprattutto in quelli etici e valoriali. Questi sistemi impattano tutti i settori economici e lavorativi: dalla sanità all’aerospazio, dal fintech all’automotive, dall’entertainment al turismo. Nel corpo docenti del campus, così come nel comitato di selezione delle partecipanti, figurano anche Sara Moccia e Federica Merenda, ricercatrici alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, riconosciuta nel mondo per la formazione d’eccellenza coniugata alla ricerca scientifica di avanguardia. Inoltre sono coinvolte professioniste provenienti dal mondo dell’automotive, dell’healthcare, dell’automazione e della robotica. Inoltre l’iniziativa ha inoltre ottenuto l’importante supporto dell’Associazione Donne 4.0, le cui attività sono dedicate a rendere protagoniste le donne nell’affrontare le nuove sfide globali e costruire con le tecnologie un futuro inclusivo e sostenibile. Un futuro dove solo l’annullamento della disparità di genere, anche attraverso la conoscenza degli strumenti abilitanti della Quarta Rivoluzione Industriale, consentirà alle giovani donne di guidare il cambiamento e dare un importante contributo al Paese.