A tutta dieta… Dukan!

- di: Barbara Leone
 
Mangiare a volontà. E’ questo l’imperativo della dieta Dukan, la protagonista odierna del nostro viaggio nel pittoresco e travolgente mondo delle diete casalinghe. Bello vero? Dimagrire mangiando fino a scoppiare! Non è esattamente così. Sono cento, infatti, gli alimenti consentiti dalla dieta Dukan. Sembrano tanti, ma in realtà è sempre la stessa solfa. Proteine, proteine e ancora proteine. Molto banalmente, la dieta ideata da Pierre Dukan non è altro che una dieta iperproteica. E però rispetto ad altre diete iperproteiche questa, soprattutto nei primi anni del Duemila, ha riscosso un enorme successo. Negli anni 2010 e 2011 è stata addirittura la dieta la più seguita in assoluto in tutto il mondo. A partire dalle star. Il motivo della sua fortuna risiede innanzitutto nel fatto che effettivamente funziona, almeno nel breve periodo. E questo a molto persone basta. Anche perché, soprattutto nei primi giorni, la perdita di peso (chiamata fase di attacco) è particolarmente rapida e abbondante. Insomma, buttar giù 4 o 5 chili in una settimana psicologicamente dà sicuramente la spinta giusta per non mollare. Poi, diciamo la verità, il dottor Dukan (che per la cronaca è stato radiato dall’albo dei medici francese) ha giocato non poco d’astuzia e marketing cavalcando l’onda del successo e proponendo ai suoi fedelissimi tutta una serie di surrogati col suo marchio talmente golosi da soddisfare anche i palati più esigenti. Dalla finta pasta alle finte merendine fino ad arrivare ad una pseudocrema di pseudocacao. Oggi i supermercati pullulano di prodotti iperproteici che in qualche maniera soddisfano pure la gola. Ma fino a qualche anno fa non era proprio così. In un certo senso, quindi, il buon Dukan  è stato un precursore dei tempi. E nel frattempo ha fatto soldi a palate. Ma in pratica come funziona la dieta dello zio Pierre (così lo chiamano i suoi fan)? Effettivamente lo schema è assai semplice.

Come funziona e cosa si può mangiare

Sono quattro le fasi da seguire. La prima è la fase d’attacco. Che varia da un minimo di due giorni ad un massimo di sette. In questa fase potete ingurgitare a volontà solo e soltanto proteine, dalla mattina alla sera. Merende comprese. L’unica limitazione riguarda i latticini (ovviamente magri che più magri non si può, ovvero 0% di grassi), che sono concessi sino ad un massimo di 800 grammi al dì (per tutte le fasi). Finito l’attacco si passa alla fase di cosiddetta crociera, che è la più lunga e, a seconda dei chili da perdere, può durare mesi dal momento che termina solo quando si è raggiunto il peso forma. In questa fase si alterna un giorno di PP (proteine pure) ad un giorno di PV (proteine e verdure). Anche in questo caso senza limiti di quantità. Finita la crociera c’è il consolidamento, che dovrebbe evitare l’odioso effetto yo-yo, peraltro tipico di quasi tutte le diete. Questa è una fase di transizione tra una dieta ferrea ed un’alimentazione spontanea e dura dieci giorni per ogni chilo perso. Oltre ai cento alimenti a volontà di cui sopra, è possibile aggiungere frutta, pane integrale, una porzione di formaggio, porzioni di farinacei e un “pasto di gala a settimana”. Per dirla terra terra… lo sgarro! Dopo di che, vivaddio, si arriva alla fase di stabilizzazione. Che vuol dire che ce l’abbiamo fatta, siamo in formissima e possiamo mangiare come ci pare. Poche le regole da seguire in questa fase, che alla fine della fiera secondo Dukan dura a vita: camminare almeno venti minuti al giorno, ogni giovedì mangiare solo proteine e consumare quotidianamente tre cucchiai di crusca d’avena. Che, peraltro, viene prescritta a mo’ di medicina per tutte e quattro le fasi. Direte voi: ma quali sono i famosi cento alimenti concessi a volontà dallo zio Pierre? Ovviamente per questioni di spazio non li possiamo elencare tutti, ma di fatto sono tutti i tipi di proteine in ogni variante possibile e immaginabile. A queste poi vanno aggiunte le verdure, ma non tutte. Perché per verdure Dukan intende proprio le verdure verdure: carciofi, asparagi, melanzane, barbabietola rossa, broccoli, cavoli, carote, sedano, cicoria, zucchine, cetrioli, finocchi, fagiolini, porro, funghi, cipolla, peperoni, zucca, ravanello, rabarbaro, insalata, semi di soia, spinaci, pomodori, rape… In totale dei cento alimenti concessi 72 sono di origine animale e 28 di origine vegetale. Tutto il resto scordatevelo. Pena l’arresto della perdita di peso (scrive proprio così quel simpaticone di io Pierre, giusto per farci venire un po’ d’ansia). Anche se, con il tempo, ha inserito una serie di tollerati, come i biscotti a suo marchio, l’amido di mais, due quadratini di cioccolato fondentissimo due volte a settimana, un cucchiaio di olio o di panna da cucina per condire e altro ancora. Ricapitolando vediamo una giornata tipo per le tre principali fasi, dal momento che la stabilizzazione è tutto sommato libera. In fase d’attacco per esempio mangeremo a colazione due uova strapazzate magari aggiungendo a volontà gli albumi per una botta di energia. Se poi vi va, potete mangiarvi anche un pollo intero (non c’è limite, ricordate?). Per lo spuntino opteremo per uno yogurt greco, anche due, ma sempre tenendo a bada la soglia massima dei latticini (800 grammi). A pranzo potremo mangiare un pescetto ai ferri o una bistecca formato maxi. Per lo spuntino fesa di tacchino arrosto e a cena salmone affumicato. In crociera molto semplicemente aggiungeremo un giorno sì e uno no le verdure ai pasti principali. Arrivati poi al consolidamento aggiungeremo ai menù della crociera: una porzione di frutta al giorno, due fette di pane integrale al giorno, 40 grammi di formaggio al giorno, due volte a settimana carboidrati (pasta, cous cous, riso e patate) e avremo anche un pasto libero a settimana. Un volta memorizzati gli alimenti, quello di Dukan è uno schema abbastanza semplice da seguire. Di sicuro a suo favore c’è il dimagrimento, che praticamente (salvo problemi metabolici o di salute gravi) è garantito. E vorrei pure vedere, dal momento che togli carboidrati, zuccheri e grassi! Altro punto a favore è il fatto che, con un po’ di fantasia e tempo a disposizione, ci si possono inventare piatti sfiziosi. Anche sul fronte dei dolci, dal momento che sostituendo gli ingredienti proibiti con quelli consentiti (come per esempio l’amido di mais al posto della farina) si possono preparare pancake, budini e quant’altro. E difatti nei social è tutto un pullular di ricette e ricettine Dukan. Ciò detto, questo regime alimentare a lungo andare può essere davvero assai dannoso. Perché affatica i reni all’inverosimile e pure il fegato non è che faccia i salti di gioia. Danni peraltro inutili, dal momento che non appena si ricomincia a mangiare normalmente è matematicamente certo che si riacquistano tutti i chili persi. Per giunta con gli interessi. 
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