In Italia, il 61% delle imprese intervistate (micro 47% e piccole 84%) possiede almeno una carta di pagamento business, e più della metà di esse (54%) evidenzia come principale vantaggio la comodità di potere pagare sempre e ovunque, riconoscendo quindi nella protezione e sicurezza offerta dalle carte, nonché nella vasta accettazione, una porta aperta verso i mercati internazionali: sono solo alcuni degli insight emersi dalla seconda edizione dell’Osservatorio Annuale Visa sui Pagamenti Digitali, realizzato in collaborazione con Ipsos con focus su micro e piccole imprese che ha coinvolto, tramite interviste online, 400 imprese fino a 49 addetti e fatturato fino a 50 mln di euro (250 microimprese fino a 9 addetti e 150 piccole imprese da 10 a 49 addetti), per indagare il tessuto imprenditoriale italiano e analizzare, in particolare, esigenze e abitudini di micro e piccole imprese, con focus sulle carte di pagamento business che, secondo l’analisi, influiscono positivamente anche sui processi aziendali, permettendo un maggior controllo e monitoraggio delle spese (44%) e un miglioramento complessivo della contabilità aziendale (32%), come evidenziano sia le piccole che le microimprese: “Per le aziende diventa sempre più cruciale non solo essere pagate e pagare in tempo - sottolinea Luca Moroni, Head of Visa Commercial Solutions Southern Europe (nella foto) -. “Il network Visa fornisce la tecnologia per aiutare le aziende a semplificare e ottimizzare il modo in cui pagano e vengono pagate, in modo sicuro e controllato. Visa, inoltre, accettata in 200 Paesi nel mondo, può aiutare le imprese ad accedere ai mercati globali, ampliando le proprie fonti di reddito grazie alla possibilità di vendere online e al contempo permettendo di acquistare beni e servizi ovunque e al miglior prezzo. Grazie a una piattaforma di soluzioni dedicate ai pagamenti aziendali, può aiutare a portare benefici in tema di riconciliazione della spesa, efficienza dei processi e abbattimento dei costi interni. In particolare, poi, le carte di credito business costituiscono una linea di credito a breve termine che migliora la liquidità”.
Osservatorio Visa sui Pagamenti Digitali
Vari anche gli elementi legati alla liquidità del capitale circolante messi in luce dagli intervistati, convinti che le carte di pagamento business permettano di ridurre gli anticipi ai dipendenti (23%) e ottimizzare il flusso di cassa (24%).Sono dati, sottolinea Visa, che mettono in evidenza le sfide affrontate dalle piccole e micro aziende nell’ultimo anno, tra cui figurano il rispetto delle scadenze di pagamento (29% delle imprese), seguito dalla necessità di tenere maggiormente sotto controllo le spese (29%) e dai tempi troppo lunghi impiegati a ricevere il pagamento dai clienti (28%). In evidenza anche per più di 6 imprese su 10, la crucialità di ricevere denaro per rimborsi e pagamenti il più rapidamente possibile, che conferma come il tema della liquidità si riveli ancora una volta molto rilevante. Alle domande relative alle esigenze cui dovrebbero rispondere le carte di pagamento, secondo l’Osservatorio Visa, l’87% delle piccole imprese ritiene importante separare le spese aziendali da quelle personali, rispetto al 64% delle micro, in ragione delle dimensioni e della gestione più articolata. L’utilizzo delle carte business avviene soprattutto per spese di viaggio e rappresentanza indipendentemente dalla dimensione aziendale (44%). Altre voci di spesa per le quali si ricorre alle carte business sono gli acquisti ad hoc via Internet (34%), le forniture accessorie e le utenze (32%), i fornitori primari (30%). L’uso delle carte personali è legato invece principalmente al pagamento delle utenze (32%), alle spese di viaggio e rappresentanza (31%), poi a quelle su piattaforme digitali (29%) e al prelievo di contante (28%).
Nel complesso, sia tra le micro che tra le piccole imprese, emerge interesse per i servizi collegati alle carte business: tra gli attuali possessori, la gestione personalizzata e istantanea sull’utilizzo della carta è il servizio che desta maggiore interesse (34%), mentre tra i non possessori attira l’attenzione l’accesso a una piattaforma di controllo, rendicontazione e analisi delle spese (34%). La stragrande maggioranza delle imprese, circa l’80%, si dichiara disposta a pagare di più per servizi premium, tra cui il cashback (32%), i servizi di assicurazione aggiuntivi (29%), le offerte dedicate ed esclusive (27%). Di nuovo, si conferma cruciale il ruolo delle banche che, anche tramite le filiali, rappresentano il canale principale a cui le imprese si rivolgono per avere informazioni sui pagamenti, dove solo 1 impresa su 10 riceve proposte su carte e soluzioni di pagamento.