Trump torna alla Casa Bianca: un governo di fedelissimi per rilanciare l’America a modo suo
- di: Giulia Caiola
Donald Trump si prepara a rientrare alla Casa Bianca e, senza perdere tempo, annuncia le prime nomine per il suo nuovo gabinetto. Un segnale chiaro, quasi un manifesto politico: l’America di Trump sarà quella che abbiamo già conosciuto, ma con una determinazione ancora più forte a smantellare regole e ostacoli che, a suo dire, frenano il potenziale economico e politico della nazione.
In un’epoca in cui la politica americana sembra più frammentata che mai, Trump punta su volti già noti e fidati, figure che incarnano la sua visione di un’America "forte, libera e dominante". L’architettura di questo nuovo governo, costruita su fedelissimi della sua prima amministrazione, disegna un futuro in cui deregulation, espansione energetica e un patriottismo pragmatico saranno i pilastri fondamentali.
Trump torna alla Casa Bianca: un governo di fedelissimi per rilanciare l’America a modo suo
A cominciare da Steven Bradbury, nuovo vicesegretario ai trasporti. Un veterano del Dipartimento dei Trasporti, Bradbury è ricordato per aver snellito le normative e accelerato i progetti infrastrutturali durante il primo mandato di Trump. La sua nomina segna una continuità strategica: meno burocrazia, più progetti concreti per rilanciare le infrastrutture, simbolo del sogno americano.
Altro nome simbolico è quello di Katharine MacGregor, nuova vicesegretario agli interni, già protagonista nella promozione dell’indipendenza energetica. La sua presenza garantisce che le politiche energetiche di Trump proseguiranno senza esitazioni: trivellazioni, gas naturale e petrolio continueranno a essere al centro di un’agenda che privilegia l’autosufficienza energetica e la riduzione delle importazioni dall’estero.
All’EPA (Environmental Protection Agency) torna David Fotouhi, con il compito di bilanciare ambiente ed economia, sempre privilegiando il secondo. Fotouhi non è un ambientalista nel senso classico del termine, ma un tecnico che vede nel pragmatismo e nella crescita economica le vere soluzioni alle sfide ambientali.
Un governo per i veterani e le piccole imprese
La scelta di Paul R. Lawrence come vicesegretario per gli Affari dei Veterani conferma una priorità già evidente nel primo mandato di Trump: prendersi cura di chi ha servito la patria. Lawrence, che ha già ridotto i tempi di attesa per le richieste di assistenza, è chiamato ora a modernizzare ulteriormente il sistema, restituendo dignità e rispetto ai veterani.
Per le piccole imprese, vero motore dell’economia americana, Trump ha scelto Casey Mulligan, un economista che ha sempre sostenuto la necessità di alleggerire il peso delle regolamentazioni. La sua nomina alla Small Business Administration suggerisce che Trump intende trasformare le PMI in un perno della ripresa economica, abbattendo vincoli e favorendo la crescita imprenditoriale.
Infine, c’è James Danly, veterano decorato e profondo conoscitore dei mercati energetici, al quale Trump affida il compito di garantire energia abbondante e a basso costo. Con Danly al Dipartimento dell’Energia, è chiaro che la riforma del settore energetico sarà centrale, puntando sull'espansione delle infrastrutture e sulla sicurezza degli approvvigionamenti.
L’impronta del nuovo corso
Trump non nasconde la sua intenzione: il secondo mandato sarà una dichiarazione di guerra a tutto ciò che considera un freno alla grandezza americana. L’obiettivo non è solo ricostruire, ma dimostrare che l’America di Trump può prosperare senza vincoli, guidata da una squadra di tecnici e fedelissimi che condividono la sua visione.
L'era Trump 2.0 sarà segnata da un’energia rinnovata, che non cerca il compromesso ma punta a risultati tangibili. Deregulation, dominio energetico, tutela dei veterani e rilancio delle piccole imprese: queste le colonne portanti di una strategia che mira a riportare gli Stati Uniti al centro dello scacchiere globale, con un chiaro messaggio al mondo intero.