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Terzo pagamento Ue all’Ucraina con prestito del G7 da un miliardo

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Terzo pagamento Ue all’Ucraina con prestito del G7 da un miliardo

Via libera al terzo pagamento dell’Unione europea all’Ucraina nell’ambito dell’iniziativa di prestiti Era, coordinata dal G7. Il pacchetto, che ammonta a un miliardo di euro, rappresenta una nuova tappa del sostegno europeo a Kiev, in un momento in cui il conflitto con la Russia continua a incidere profondamente sulla stabilità economica e politica del Paese.

Terzo pagamento Ue all’Ucraina con prestito del G7 da un miliardo

L’annuncio è arrivato dal commissario europeo all’Economia, Valdis Dombrovskis (nella foto), al termine del Consiglio di Associazione Ue-Ucraina che si è tenuto oggi a Bruxelles. “Gli ucraini devono essere liberi di scegliere un futuro nel cuore dell’Europa. L’Ue continuerà a sostenere l’Ucraina”, ha dichiarato il commissario, ribadendo la volontà di Bruxelles di non lasciare soli gli alleati ucraini, non solo sul fronte militare e diplomatico, ma anche attraverso strumenti economici strutturati e multilaterali.

Lo strumento Era e il ruolo del G7
L’iniziativa Era (European Reconstruction Assistance) è stata lanciata con il supporto dei Paesi del G7 per offrire all’Ucraina una rete di finanziamento stabile durante il conflitto. Attraverso questa iniziativa, l’Ue fornisce prestiti agevolati con garanzie internazionali per aiutare il governo ucraino a sostenere le spese urgenti e a evitare il collasso dei servizi pubblici. Il pagamento odierno, che porta a tre il numero dei versamenti completati, è parte di un pacchetto più ampio che include impegni fino a 50 miliardi per il periodo 2024-2027.

Solidarietà europea e prospettiva di adesione
Il messaggio di Dombrovskis è anche un segnale politico forte a Mosca: il destino dell’Ucraina sarà deciso dagli ucraini, con il pieno sostegno europeo. Il Consiglio di Associazione Ue-Ucraina, oltre alla ratifica del pagamento, ha discusso i progressi in vista del possibile avvio dei negoziati di adesione all’Unione. In questo contesto, il commissario ha ribadito che la prospettiva europea di Kiev resta valida, ma legata a riforme chiave che il governo Zelensky si è impegnato a realizzare, anche in ambito giudiziario e anticorruzione.

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