Turismo neve, atteso fatturato 9.5 mld ma pesa caro energia

- di: Ansa
 
Ancora difficoltà per il turismo della neve italiano. Dopo la stagione 'nulla' dovuta al Covid-19 nel 2020-2021 e un'altra, lo scorso inverno, in cui non si è riusciti a tornare sui livelli prepandemici, ora si abbatte sull'economia turistica invernale l'esplosione dei costi energetici. È quanto emerge da Skipass Panorama Turismo, osservatorio italiano del turismo montano di Jfc, secondo cui nell'inverno 2022/2023 il fatturato complessivo salirà a quota 9 miliardi e 514 milioni di euro, segnando - nei confronti del 2021-22 - una crescita di 772 milioni, con una variazione complessiva positiva del +8,8%. "Tale valutazione circa il maggior fatturato - spiega Massimo Feruzzi, amministratore unico di Jfc e responsabile dell'Osservatorio - non inciderà, purtroppo, sulla marginalità aziendale, in quanto i maggiori incassi serviranno solo alla copertura dei maggiori costi relativi al riscaldamento, all'energia elettrica e all'approvvigionamento di generi alimentari. Non saranno quindi margini utili a migliorare l'Ebitda delle aziende della filiera, che rischia di subire una riduzione superiore ai 10 punti percentuali".
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