Le sanzioni dell'era Trump fanno crollare le vendite di smartphone Huawei in Cina

- di: Emanuela M. Muratov
 
La quota di mercato cinese per gli smartphone di Huawei è crollata nell'ultimo trimestre del 2020 sotto l'effetto delle sanzioni statunitensi. Questa, almeno, è l'analisi della società di ricerca Canalys, resi noti oggi.
L'ex amministrazione statunitense, guidata da Donald Trump, ha ripetutamente accusato Huawei, specialista in tecnologia 5G e secondo produttore di telefoni al mondo, di potenziale spionaggio a vantaggio di Pechino, accusa che il gruppo ha sempre negato.

Nel 2019 Huawei è stata inserita nella lista nera, redatta dall''Amministrazione Trump, per impedirle di acquisire le tecnologie statunitensi tanto necessarie per i suoi telefoni. Secondo lo studio di Canalys, questa situazione ha pesato sulle vendite del colosso cinese nel mercato domestico alla fine del 2020 con numeri che di fatto segnalano un tracollo. Nel quarto trimestre del 2020, infatti, Huawei ha venduto in Cina 18,8 milioni di telefoni (-44% su un anno). E la sua quota di mercato nel Paese ha perso 16 punti, passando dal 38 per cento del 2019 al al 22%.
Secondo Nicole Peng, analista di Canalys, "questo è probabilmente il periodo più difficile per Huawei, che non può nemmeno più evadere gli ordini sul mercato interno" a causa delle sanzioni statunitensi.

Da settembre, ad esempio, Huawei non può più dotare i propri dispositivi di fascia alta di nuovi chip Kirin, che il gruppo non ha la capacità di sostituire internamente. E l'azienda non ha più accesso agli aggiornamenti di Android, il sistema operativo dell'americano Google, che è assolutamente dominante sui telefoni.
In Cina, Huawei è ancora il primo venditore di smartphone, ma è ora seguito da vicino dai suoi concorrenti connazionali, Oppo (quota di mercato del 20%) e Vivo (19%). La Apple americana è quarta con il 18% del mercato, che costituisce la sua migliore performance in Cina da anni.

Per tutto il 2020, Huawei mantiene comunque un discreto vantaggio sui suoi concorrenti in Cina (quota di mercato del 38% contro il 18% di Oppo, che è al secondo posto). A causa delle sanzioni statunitensi, Huawei è stata costretta a vendere il suo marchio di smartphone entry-level, Honor, a novembre.
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